I NUMERI SONO LO STRUMENTO MIGLIORE PER RACCONTARE LA REALTÀ.

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1041

morti sul lavoro
gennaio - dicembre 2023

817000

disoccupati 15-34 anni

80%

Rapporti di lavoro a termine attivati a favore di giovani (max 29 anni).
(Fonte INPS, riferimento 2023)

7000000
lavoratori in attesa del rinnovo del contratto
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Società e Cultura | 14.03.2024

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Società e Cultura | 13.03.2024

Social TerzoMillennio
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11 hours ago
PierPaolo Bombardieri

🔵 Domani porteremo 1040 bare a Roma, in Piazza del Popolo, ed è il numero delle persone morte quest’anno sul lavoro, per richiamare l’attenzione sul tema della sicurezza che deve diventare centrale!

📌 Sul fisco, per noi, non è accettabile che un Presidente del Consiglio dica che pagare le tasse è pagare il pizzo. Perchè il pizzo lo chiede la mafia, mentre pagare le tasse significa garantire la sanità e l’istruzione pubblica che gravano soprattutto su lavoratori, lavoratrici e pensionati, perché sono loro che sono tassati alla fonte e che versano l’85% dell’IRPEF!

❌ Condono preventivo? Se guadagni di più non paghi poi? Si strizza l’occhio a chi ha fatto il furbetto, dando uno schiaffo a chi le tasse le ha sempre pagate!
Non solo. In Italia, ci sono ben 11 miliardi di evasione contributiva. Ma chi evade non subisce conseguenze. Se dopo 5 anni non ha ancora pagato, il caso finisce in prescrizione!

➡️ Battaglia sulle banche? In realtà non c'è stata nessuna lotta alle disuguaglianze che infatti sono in aumento!
Ne abbiamo parlato poco fa ospiti a Tagadà.
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📌 Domani saremo ospiti di Tagadà in onda su La7, dalle 15,55 alle 16,30.

Non mancate!
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📌 Domani saremo ospiti di Tagadà in onda su La7, dalle 15,55 alle 16,30. 

Non mancate!

🔵 “Fautore di una palpabile modernizzazione della UIL, diventato il Sindacato delle Persone. Si batte per la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e per la giustizia sociale; alla sua intuizione si deve la campagna Zero Morti Sul Lavoro, rilanciata da centinaia di Testimonial, che ha consentito al tema della sicurezza sul lavoro di diventare una priorità politica e istituzionale. Convinto meridionalista, fine studioso di Keynes e Stiglitz, ha dato vita a un laboratorio formativo civile e sindacale per i giovani, denominato Go Beyond”.

🙏Con queste motivazioni oggi ho avuto il grande piacere di ricevere il Premio Girolamo Tripodi, dalla fondazione a lui intitolata, come “Calabrese dell’anno” in occasione del 6° anniversario dalla sua scomparsa. Ne sono onorato. Un riconoscimento che estendo a tutta la UIL che ha reso possibile il raggiungimento di tanti, concreti e importanti obiettivi in questi anni.

Girolamo Tripodi è stato un apprezzato e autorevole parlamentare di questo territorio e papà del nostro dirigente amico Ivan. Un uomo di grande spessore e questo premio a lui dedicato vuole fare emergere virtuosi esempi che rappresentano il bel volto della Calabria, trasmettendo un’immagine seria, credibile e positiva di una regione che troppo spesso è stata rappresentata solo nei suoi aspetti peggiori di degrado e di arretratezza.

Ho condiviso questo gradito riconoscimento con Mimmo Calopresti per il Cinema; Mimmo Gangemi per la Cultura, Maria Chindamo per la Legalità; Lino Caserta per la Solidarietà.

💙 Un’altra Calabria e un’altra Italia sono possibili, insieme.
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🔵 “Fautore di una palpabile modernizzazione della UIL, diventato il Sindacato delle Persone. Si batte per la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e per la giustizia sociale; alla sua intuizione si deve la campagna Zero Morti Sul Lavoro, rilanciata da centinaia di Testimonial, che ha consentito al tema della sicurezza sul lavoro di diventare una priorità politica e istituzionale. Convinto meridionalista, fine studioso di Keynes e Stiglitz, ha dato vita a un laboratorio formativo civile e sindacale per i giovani, denominato Go Beyond”.

🙏Con queste motivazioni oggi ho avuto il grande piacere di ricevere il Premio Girolamo Tripodi, dalla fondazione a lui intitolata, come “Calabrese dell’anno” in occasione del 6° anniversario dalla sua scomparsa. Ne sono onorato. Un riconoscimento che estendo a tutta la UIL che ha reso possibile il raggiungimento di tanti, concreti e importanti obiettivi in questi anni.

Girolamo Tripodi è stato un apprezzato e autorevole  parlamentare di questo territorio e papà del nostro dirigente amico Ivan. Un uomo di grande spessore e questo premio a lui dedicato vuole fare emergere virtuosi esempi che rappresentano il bel volto della Calabria, trasmettendo un’immagine seria, credibile e positiva di una regione che troppo spesso è stata rappresentata solo nei suoi aspetti peggiori di degrado e di arretratezza.

Ho condiviso questo gradito riconoscimento con Mimmo Calopresti per il Cinema; Mimmo Gangemi per la Cultura, Maria Chindamo per la Legalità; Lino Caserta per la Solidarietà.

💙 Un’altra Calabria e un’altra Italia sono possibili, insieme.

🔵 Ancora una volta abbiamo scelto di confrontarci sul merito: abbiamo dibattuto sui contenuti della riforma che vuole introdurre in Italia il Premierato, con la partecipazione di esponenti del mondo accademico e della Ministra per le riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

➡️ Noi restiamo scettici su questo Progetto di riforma, che ci appare contraddittorio e in contrasto con lo spirito della nostra Costituzione.
📌 L’assetto di Repubblica parlamentare esce stravolto dall’idea del Premierato; lo stesso equilibrio dei poteri, faticosamente costruito dai Padri costituenti, non regge all’urto di questo processo;

📌 La figura del Presidente della Repubblica perde la sua connotazione “arbitrale” per essere “demansionata” a quella “notarile”.

📌 Per non parlare, infine, del fatto che, in questo quadro, il dialogo sociale, che caratterizza i rapporti istituzionali a livello di Unione europea, rischia di essere ulteriormente svuotato di contenuti.

📢 Forse la politica si sarebbe dovuta interrogare più a fondo sulla disaffezione dei cittadini elettori, la cui presenza alle urne è scesa stabilmente al di sotto del 50%.
Mentre, per le elezioni delle rappresentanze sindacali, al voto si reca l’80% delle lavoratrici e dei lavoratori.

La politica si preoccupi di scendere tra la gente, di ascoltare davvero le persone e di approntare riforme in grado di ridurre le diseguaglianze e le ingiustizie.

(PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL)
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🔵 Ancora una volta abbiamo scelto di confrontarci sul merito: abbiamo dibattuto sui contenuti della riforma che vuole introdurre in Italia il Premierato, con la partecipazione di esponenti del mondo accademico e della Ministra per le riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati. 

➡️ Noi restiamo scettici su questo Progetto di riforma, che ci appare contraddittorio e in contrasto con lo spirito della nostra Costituzione. 
📌 L’assetto di Repubblica parlamentare esce stravolto dall’idea del Premierato; lo stesso equilibrio dei poteri, faticosamente costruito dai Padri costituenti, non regge all’urto di questo processo; 

📌 La figura del Presidente della Repubblica perde la sua connotazione “arbitrale” per essere “demansionata” a quella “notarile”. 

📌 Per non parlare, infine, del fatto che, in questo quadro, il dialogo sociale, che caratterizza i rapporti istituzionali a livello di Unione europea, rischia di essere ulteriormente svuotato di contenuti. 

📢 Forse la politica si sarebbe dovuta interrogare più a fondo sulla disaffezione dei cittadini elettori, la cui presenza alle urne è scesa stabilmente al di sotto del 50%. 
Mentre, per le elezioni delle rappresentanze sindacali, al voto si reca l’80% delle lavoratrici e dei lavoratori. 

La politica si preoccupi di scendere tra la gente, di ascoltare davvero le persone e di approntare riforme in grado di ridurre le diseguaglianze e le ingiustizie. 

(PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL)

🔵 Ci auguriamo che possa essere l’8 marzo tutto l’anno. Questo è il nostro impegno per superare definitivamente le discriminazioni e le diseguaglianze di cui sono ancora vittime le donne.

Occorre, innanzitutto, mettere in campo un grande sforzo culturale per sradicare abiti mentali, abitudini e convinzioni distorte ancora troppo diffuse nella società e persino tra i giovani.

💼 Anche nel mondo del lavoro emergono differenze tra uomini e donne ancora troppo marcate, non solo dal punto di vista salariale, ma anche nella tutela dei diritti. La precarietà colpisce soprattutto le donne, non esiste parità nelle opportunità occupazionali, non c’è il rispetto delle quote riservate. Ad esempio, per le nuove assunzioni previste nel codice degli appalti e non c’è compatibilità tra i tempi di vita e lavoro, per non parlare delle penalizzazioni sul fronte pensionistico.

Insomma, occorre fare ancora molta strada. Non basta infrangere i cosiddetti tetti di cristallo, in politica, se poi chi li ha infranti non mette in atto politiche in grado di spezzare le catene che ancora impediscono alle donne di poter esprimere pienamente le proprie potenzialità e far valere concretamente i propri diritti.

💪 La Uil continuerà a battersi affinché l’eguaglianza tra uomini e donne sia una realtà e non solo la speranza di una giornata.
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🔵 Ci auguriamo che possa essere l’8 marzo tutto l’anno. Questo è il nostro impegno per superare definitivamente le discriminazioni e le diseguaglianze di cui sono ancora vittime le donne. 

Occorre, innanzitutto, mettere in campo un grande sforzo culturale per sradicare abiti mentali, abitudini e convinzioni distorte ancora troppo diffuse nella società e persino tra i giovani. 

💼 Anche nel mondo del lavoro emergono differenze tra uomini e donne ancora troppo marcate, non solo dal punto di vista salariale, ma anche nella tutela dei diritti. La precarietà colpisce soprattutto le donne, non esiste parità nelle opportunità occupazionali, non c’è il rispetto delle quote riservate. Ad esempio, per le nuove assunzioni previste nel codice degli appalti e non c’è compatibilità tra i tempi di vita e lavoro, per non parlare delle penalizzazioni sul fronte pensionistico. 

Insomma, occorre fare ancora molta strada. Non basta infrangere i cosiddetti tetti di cristallo, in politica, se poi chi li ha infranti non mette in atto politiche in grado di spezzare le catene che ancora impediscono alle donne di poter esprimere pienamente le proprie potenzialità e far valere concretamente i propri diritti. 

💪 La Uil continuerà a battersi affinché l’eguaglianza tra uomini e donne sia una realtà e non solo la speranza di una giornata.

“𝐓𝐫𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧 𝐧𝐞𝐫𝐨, 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐦𝐢 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞”

Ieri, durante il 74esimo anniversario della UIL abbiamo lanciato la nostra nuova campagna contro il precariato!

🗣 "74 anni di un'organizzazione in grande salute. Oggi è necessario affrontare il tema del lavoro precario. Siamo un Paese in cui i dati sembrano dimostrare che il tema della precarietà giovanile non c'è più. Ma non è così: troppi ragazzi hanno difficoltà a trovare un posto di lavoro stabile, hanno difficoltà ad ottenere dei mutui. Sono giovani invisibili, le istituzioni devono dare loro un'identità e una prospettiva.

🔵 Questa campagna verrà portata in giro in tutta Italia per combattere questa piaga sociale fino a quando il Governo non darà delle risposte coinvolgendo le organizzazioni sindacali. Vogliamo confronti e trattative, non convocazioni all’ultimo minuto prima di decidere in Consiglio dei Ministri. Non ci fermeremo fino a quando non avremo restituito dignità al lavoro”.

📰 Ne parlano oggi su Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Sole 24Ore, Libero, La Stampa, Il Giornale e altri quotidiani locali.
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“𝐓𝐫𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧 𝐧𝐞𝐫𝐨, 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐦𝐢 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞”

Ieri, durante il 74esimo anniversario della UIL abbiamo lanciato la nostra nuova campagna contro il precariato!

🗣 74 anni di unorganizzazione in grande salute. Oggi è necessario affrontare il tema del lavoro precario. Siamo un Paese in cui i dati sembrano dimostrare che il tema della precarietà giovanile non cè più. Ma non è così: troppi ragazzi hanno difficoltà a trovare un posto di lavoro stabile, hanno difficoltà ad ottenere dei mutui. Sono giovani invisibili, le istituzioni devono dare loro unidentità e una prospettiva.

🔵 Questa campagna verrà portata in giro in tutta Italia per combattere questa piaga sociale fino a quando il Governo non darà delle risposte coinvolgendo le organizzazioni sindacali. Vogliamo confronti e trattative, non convocazioni all’ultimo minuto prima di decidere in Consiglio dei Ministri. Non ci fermeremo fino a quando non avremo restituito dignità al lavoro”.

📰 Ne parlano oggi su Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Sole 24Ore, Libero, La Stampa, Il Giornale e altri quotidiani locali.

🔵🔵🔵 74 anni di UIL.
Stop al Precariato!

Abbiamo dedicato l’anniversario della nostra Organizzazione a una piaga sociale che è una delle nostre principali battaglie: Il lavoro precario.

In questa mattinata abbiamo parlato delle tante facce della precarietà.
Abbiamo ascoltato lavoratrici e lavoratori a termine, a progetto, esternalizzati, con stage che lavorano un giorno a settimana se va bene o non hanno nessun contratto.

‼️ Persone che non riescono a superare l’incertezza personale, economica che vivono con stress e ansia quotidiana.
Cosa succede a questi giovani che vogliono costruirsi un futuro? Pensate che solo il 10 percento pensa di comprare una casa, la restante percentuale dice di non essere nelle condizioni di costruire un futuro.
Non è un caso che 1 milione e 300 mila giovani abbiano lasciato l’Italia per andare all’estero.
Una vergogna nazionale!!!
E non è un caso che il numero dei Neet sia salito a 2 milioni e mezzo. Non credono più in un futuro dignitoso che parta anche dal lavoro.

👎 Intanto la politica ci dice che il precariato sta diminuendo. Noi abbiamo cercato i dati, come faccio sempre, e ne citiamo qualcuno:

Nell’ultimo anno in Italia contiamo 192 miliardi di economia sommersa, il 10% del PIL. Dentro questa cifra 68 miliardi riguardano il lavoro irregolare.

📉 In questo momento 3 milioni di lavoratori sono in situazioni irregolari e nessuno ne parla.

Dai dati sulle cessazioni dei contratti emerge che il 33 percento aveva una durata non superiore a 30 giorni.
Un altro 18 percento tra i 30 e i 90 giorni.
Il Governo lo chieda agli Enti in cui nomina i propri riferimenti, si informi!!!

Tocca a noi rivendicare risposte per queste persone che spesso vengono a trovarci nelle nostre sedi ma che nessuno vede e questi noi li chiamiamo fantasmi.
Il nostro impegno sarà far acquisire, a questi “fantasmi”, la Dignità di Persone!!!

🔗 Non c’è una data di partenza per questa battaglia, non abbiamo scoperto oggi il problema, abbiamo già fatto sicoperi, mobilitazioni, proposte di legge, richieste di sostegno e non bonus, ma non abbiamo ricevuto risposte.

Ma oggi lo rilanciamo con le nostre nuove Campagne.
Chiediamo al Governo il coinvolgimento, vogliamo confronti e trattative non convocazioni dell’ultimo minuto.

Continuiamo a chiedere l’applicazione del modello spagnolo, nessun contratto a tempo determinato.

📢 Sentendo questi ragazzi oggi è chiaro che il mercato non è in grado di autoregolarsi ma che, nella maggior parte dei casi, schiaccia i piu deboli.
Serve una riforma del mercato del lavoro che limiti la flessibilità selvaggia, ma solo contrattata con le organizzazioni sindacali nei posti di lavoro.

🔵🔵🔵 La battaglia che iniziamo oggi contro il Precariato è per raccontare la Verità e dare un futuro a questo Paese.
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🔵🔵🔵 74 anni di UIL. 
Stop al Precariato!

Abbiamo dedicato l’anniversario della nostra Organizzazione a una piaga sociale che è una delle nostre principali battaglie: Il lavoro precario. 

In questa mattinata abbiamo parlato delle tante facce della precarietà.
Abbiamo ascoltato lavoratrici e lavoratori a termine, a progetto, esternalizzati, con stage che lavorano un giorno a settimana se va bene o non hanno nessun contratto.

‼️ Persone che non riescono a superare l’incertezza personale, economica che vivono con stress e ansia quotidiana.
Cosa succede a questi giovani che vogliono costruirsi un futuro? Pensate che solo il 10 percento pensa di comprare una casa, la restante percentuale dice di non essere nelle condizioni di costruire un futuro.
Non è un caso che 1 milione e 300 mila giovani abbiano lasciato l’Italia per andare all’estero. 
Una vergogna nazionale!!!
E non è un caso che il numero dei Neet sia salito a 2 milioni e mezzo. Non credono più in un futuro dignitoso che parta anche dal lavoro.

👎 Intanto la politica ci dice che il precariato sta diminuendo. Noi abbiamo cercato i dati, come faccio sempre, e ne citiamo qualcuno:

Nell’ultimo anno in Italia contiamo 192 miliardi di economia sommersa, il 10% del PIL. Dentro questa cifra 68 miliardi riguardano il lavoro irregolare. 

📉 In questo momento 3 milioni di lavoratori sono in situazioni irregolari e nessuno ne parla.

Dai dati sulle cessazioni dei contratti emerge che il 33 percento aveva una durata non superiore a 30 giorni. 
Un altro 18 percento tra i 30 e i 90 giorni. 
Il Governo lo chieda agli Enti in cui nomina i propri riferimenti, si informi!!!

Tocca a noi rivendicare risposte per queste persone che spesso vengono a trovarci nelle nostre sedi ma che nessuno vede e questi noi li chiamiamo fantasmi.
Il nostro impegno sarà far acquisire, a questi “fantasmi”, la Dignità di Persone!!!

🔗 Non c’è una data di partenza per questa battaglia, non abbiamo scoperto oggi il problema, abbiamo già fatto sicoperi, mobilitazioni, proposte di legge, richieste di sostegno e non bonus, ma non abbiamo ricevuto risposte. 

Ma oggi lo rilanciamo con le nostre nuove Campagne. 
Chiediamo al Governo il coinvolgimento, vogliamo confronti e trattative non convocazioni dell’ultimo minuto. 

Continuiamo a chiedere l’applicazione del modello spagnolo, nessun contratto a tempo determinato. 

📢 Sentendo questi ragazzi oggi è chiaro che il mercato non è in grado di autoregolarsi ma che, nella maggior parte dei casi, schiaccia i piu deboli. 
Serve una riforma del mercato del lavoro che limiti la flessibilità selvaggia, ma solo contrattata con le organizzazioni sindacali nei posti di lavoro. 

🔵🔵🔵 La battaglia che iniziamo oggi contro il Precariato è per raccontare la Verità e dare un futuro a questo Paese.

🔵 Il Governo, affossando la normativa europea sulla responsabilità sociale delle imprese, non ha fatto altro che favorire la concorrenza sleale delle multinazionali.

➡️ La direttiva sulla due diligence avrebbe imposto alle grandi aziende di vigilare sul rispetto dei diritti sociali e degli standard ambientali. Avrebbe fissato regole ben precise in base al principio che si può fare profitto senza distruggere l’ambiente o violare i diritti di chi lavora.

📢 Quella dell’esecutivo è una scelta grave di cui non riusciamo a capire la ragione. Perfino il 75% delle aziende incontrate dalla Commissione UE erano d’accordo.

Ne abbiamo parlato nell'intervista per Il Fatto Quotidiano, clicca qui: https://ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/…
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🔵 Il Governo, affossando la normativa europea sulla responsabilità sociale delle imprese, non ha fatto altro che favorire la concorrenza sleale delle multinazionali.

➡️ La direttiva sulla due diligence avrebbe imposto alle grandi aziende di vigilare sul rispetto dei diritti sociali e degli standard ambientali. Avrebbe fissato regole ben precise in base al principio che si può fare profitto senza distruggere l’ambiente o violare i diritti di chi lavora.

📢 Quella dell’esecutivo è una scelta grave di cui non riusciamo a capire la ragione. Perfino il 75% delle aziende incontrate dalla Commissione UE erano d’accordo. 

Ne abbiamo parlato nellintervista per Il Fatto Quotidiano, clicca qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/03/04/direttiva-sulla-responsabilita-sociale-dimpresa-bombardieri-con-il-no-alla-ue-meloni-affossa-tutte-le-imprese/7467418/
3 weeks ago
PierPaolo Bombardieri

🔵 Oggi, al Consiglio seminariale della UILTEC, abbiamo avuto la possibilità di parlare di temi fondamentali per il nostro futuro.

Noi dobbiamo occuparci certamente di salari, visto il potere di acquisto perso a causa dell’inflazione, ma tutti gli ambiti di cui ci interessiamo hanno una ricaduta importante rispetto alle politiche energetiche e alla transizione ecologica.

🟦 Abbiamo il dovere di vedere le scelte sempre in una prospettiva futura ed è per questo che proponiamo l’adozione di un programma Sure per l’energia e la transizione ecologica; un fondo sovrano per le politiche industriali europee.
Tutti strumenti che possono mettere al sicuro il lavoro, perché siamo convinti che qualsiasi tipo di transizione può diventare giusta se è sostenibile socialmente, se non impoverisce le persone.

Siamo disposti a parlare anche di nucleare, purché di nuova concezione, perché quello vecchio risulta avere evidenti problemi.
Ci opporremo con forza ad approcci fatti di slogan e di puro stampo ideologico, mentre ci batteremo per uno sviluppo del nostro Mezzogiorno anche come hub energetico.

‼️ Dobbiamo ai nostri figli un mondo migliore di quello che noi abbiamo ricevuto. Questa è la responsabilità che grava sulle nostre spalle e insieme lo possiamo fare con successo.
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🔵 Oggi, al Consiglio seminariale della UILTEC, abbiamo avuto la possibilità di parlare di temi fondamentali per il nostro futuro. 

Noi dobbiamo occuparci certamente di salari, visto il potere di acquisto perso a causa dell’inflazione, ma tutti gli ambiti di cui ci interessiamo hanno una ricaduta importante rispetto alle politiche energetiche e alla transizione ecologica. 

🟦 Abbiamo il dovere di vedere le scelte sempre in una prospettiva futura ed è per questo che proponiamo l’adozione di un programma Sure per l’energia e la transizione ecologica; un fondo sovrano per le politiche industriali europee. 
Tutti strumenti che possono mettere al sicuro il lavoro, perché siamo convinti che qualsiasi tipo di transizione può diventare giusta se è sostenibile socialmente, se non impoverisce le persone.

Siamo disposti a parlare anche di nucleare, purché di nuova concezione, perché quello vecchio risulta avere evidenti problemi.
Ci opporremo con forza ad approcci fatti di slogan e di puro stampo ideologico, mentre ci batteremo per uno sviluppo del nostro Mezzogiorno anche come hub energetico.

‼️ Dobbiamo ai nostri figli un mondo migliore di quello che noi abbiamo ricevuto. Questa è la responsabilità che grava sulle nostre spalle e insieme lo possiamo fare con successo.

🎓 Siamo a Napoli al primo appuntamento degli Stati Generali dell’Alta Formazione promossi dalla Uil Scuola Rua: “Lavoro, Persone, Innovazione”.

Spesso si pensa che il sindacato si occupi e si debba occupare solo degli aumenti contrattuali, ma la nostra organizzazione non è solo questo.

‼ Al centro del nostro impegno, anche e principalmente, le diseguaglianze e quali strumenti usare per superarle ragionando di sviluppo e futuro ed a maggior ragione nel e per il Mezzogiorno.
Proprio per questo, ed anche per questo, noi saremo sempre in piazza per combattere un’autonomia differenziata sinonimo, invece, di accrescimento di quelle diseguaglianze.

Per noi la Ricerca è volano di crescita e sviluppo del nostro paese, così come il diritto allo studio, diritto da esercitare per scardinare quell’ascensore sociale bloccato da anni e freno per ricerca e dello stesso diritto allo studio.

📉 Perché abbiamo il numero di laureati più bassi d’Europa? Il problema non sono i ragazzi ma gli Atenei che troppo spesso rispondono ad interessi diversi da quelli della crescita delle nostre giovani generazioni.

Abbiamo le tasse più alte d’Europa, abbiamo i numeri chiusi e oltre 100.000 giovani laureati che lasciano il nostro Paese. Quali risposte? Nessuna ed anziché dare risposte concrete forse ci si impegna all’assegnazione di cattedre, incarichi ed alla gestione del potere?
Come pensiamo di affrontare le grandi transizioni del nostro tempo? Come pensiamo di affrontare l’intelligenza artificiale? Perché non utilizziamo le risorse del nostro Paese? Perché non fare tesoro del CNR, delle nostre università, di tutti i nostri ricercatori invece di rivolgerci solo ad Enel ed Eni? Quando investiremo in innovazione e ricerca?
Quando lavoreremo per connettere gli enti di ricerca e le Università con piccole e medie aziende? E tutto questo precisando che per noi: la ricerca è pubblica e libera.

💸 Qual è il modello di sviluppo del nostro Paese e cosa dicono in favore dei salari?
Noi come Uil abbiamo fatto una scelta: quando decidiamo di non firmare un contratto ci assumiamo la responsabilità ed è una responsabilità importante.

Siamo arrivati a questa determinazione, ponendoci una domanda: se i nostri lavoratori hanno perso il 15% del potere d’acquisto, è giusto accettare la prima proposta o un aut aut con cifre insufficienti invece di dare risposta alle esigenze reali di quei lavoratori?
Il compito di un sindacato è rivendicare la redistribuzione della ricchezza e rivendicarla con coraggio.

Ai lavoratori diciamo che la battaglia la facciamo: non siamo disponibili ad accettare pacchetti chiusi, così come siamo stufi di vedere precari negli enti di ricerca e nelle università. Persone a cui è negata la vita: è negato il futuro.

Sono fantasmi, nessuno se ne accorge e noi faremo di tutto per farli vedere a tutti, per far conoscere a tutti la realtà smascherando le narrazioni di un Paese dove tutto va bene e dove la politica, troppo spesso, vive nel metaverso.

La coscienza non può rimanere in silenzio se muore una persona sul lavoro. Dei 5 morti di Firenze, sui giornali, non se ne parla più… come se potesse capitare. Noi dobbiamo allora continuare a gridare che nessun profitto può valere una vita così come abbiamo detto al Governo che la vita di una persona non può valere 20 crediti, addirittura recuperabili con un corso di formazione.
Per noi è inaccettabile!

❌ Le scene di Pisa, per noi, sono immagini intollerabili, non sono da Paese democratico. Non possiamo accettare ragazzi che, scappando con le mani alzate, vengano rincorsi e manganellati. Noi continueremo a portare avanti queste ed altre rivendicazioni e lo faremo con determinazione.

🔵 Lo faremo tornando in piazza, lo faremo lottando insieme per dare una speranza alle persone che rappresentiamo. Il nostro impegno può cambiare le cose e costruire un futuro diverso e migliore.
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🎓 Siamo a Napoli al primo appuntamento degli Stati Generali dell’Alta Formazione promossi dalla Uil Scuola Rua: “Lavoro, Persone, Innovazione”.

Spesso si pensa che il sindacato si occupi e si debba occupare solo degli aumenti contrattuali, ma la nostra organizzazione non è solo questo. 

‼ Al centro del nostro impegno, anche e principalmente, le diseguaglianze e quali strumenti usare per superarle ragionando di sviluppo e futuro ed a maggior ragione nel e per il Mezzogiorno. 
Proprio per questo, ed anche per questo, noi saremo sempre in piazza per combattere un’autonomia differenziata sinonimo, invece, di accrescimento di quelle diseguaglianze.

Per noi la Ricerca è volano di crescita e sviluppo del nostro paese, così come il diritto allo studio, diritto da esercitare per scardinare quell’ascensore sociale bloccato da anni e freno per ricerca e dello stesso diritto allo studio. 

📉 Perché abbiamo il numero di laureati più bassi d’Europa? Il problema non sono i ragazzi ma gli Atenei che troppo spesso rispondono ad interessi diversi da quelli della crescita delle nostre giovani generazioni. 

Abbiamo le tasse più alte d’Europa, abbiamo i numeri chiusi e oltre 100.000 giovani laureati che lasciano il nostro Paese. Quali risposte? Nessuna ed anziché dare risposte concrete forse ci si impegna all’assegnazione di cattedre, incarichi ed alla gestione del potere? 
Come pensiamo di affrontare le grandi transizioni del nostro tempo? Come pensiamo di affrontare l’intelligenza artificiale? Perché non utilizziamo le risorse del nostro Paese? Perché non fare tesoro del CNR, delle nostre università, di tutti i nostri ricercatori invece di rivolgerci solo ad Enel ed Eni? Quando investiremo in innovazione e ricerca?
Quando lavoreremo per connettere gli enti di ricerca e le Università con piccole e medie aziende? E tutto questo precisando che per noi: la ricerca è pubblica e libera. 

💸 Qual è il modello di sviluppo del nostro Paese e cosa dicono in favore dei salari? 
Noi come Uil abbiamo fatto una scelta: quando decidiamo di non firmare un contratto ci assumiamo la responsabilità ed è una responsabilità importante.

Siamo arrivati a questa determinazione, ponendoci una domanda: se i nostri lavoratori hanno perso il 15% del potere d’acquisto, è giusto accettare la prima proposta o un aut aut con cifre insufficienti invece di dare risposta alle esigenze reali di quei lavoratori? 
Il compito di un sindacato è rivendicare la redistribuzione della ricchezza e rivendicarla con coraggio. 

Ai lavoratori diciamo che la battaglia la facciamo: non siamo disponibili ad accettare pacchetti chiusi, così come siamo stufi di vedere precari negli enti di ricerca e nelle università. Persone a cui è negata la vita: è negato il futuro. 

Sono fantasmi, nessuno se ne accorge e noi faremo di tutto per farli vedere a tutti, per far conoscere a tutti la realtà smascherando le narrazioni di un Paese dove tutto va bene e dove la politica, troppo spesso, vive nel metaverso. 

La coscienza non può rimanere in silenzio se muore una persona sul lavoro. Dei 5 morti di Firenze, sui giornali, non se ne parla più… come se potesse capitare. Noi dobbiamo allora continuare a gridare che nessun profitto può valere una vita così come abbiamo detto al Governo che la vita di una persona non può valere 20 crediti, addirittura recuperabili con un corso di formazione. 
Per noi è inaccettabile! 

❌ Le scene di Pisa, per noi, sono immagini intollerabili, non sono da Paese democratico. Non possiamo accettare ragazzi che, scappando con le mani alzate, vengano rincorsi e manganellati. Noi continueremo a portare avanti queste ed altre rivendicazioni e lo faremo con determinazione.

🔵 Lo faremo tornando in piazza, lo faremo lottando insieme per dare una speranza alle persone che rappresentiamo. Il nostro impegno può cambiare le cose e costruire un futuro diverso e migliore.
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🔵 Mille bare in Piazza del Popolo.

➡️ È l’iniziativa shock, organizzata dalla Uil domani, martedì 19 marzo, sulla tragedia delle morti sul lavoro.
📌 Un flash mob sui generis, con più di mille bare - tante quante sono, ogni anno, le vittime sui luoghi di lavoro - che occuperanno l’intera storica piazza della Capitale dalle ore 10.30.

➡️ Per ricordare chi, alla fine della giornata, non ha più fatto ritorno alle proprie case e ai propri cari, per non rassegnarsi all’idea assurda che si tratti di morti inevitabili, per sollecitare la politica e il Governo a mettere in campo tutti i provvedimenti necessari a rafforzare la prevenzione, a investire in sicurezza, a sanzionare giustamente i trasgressori.

Nella giornata della Festa del papà, proprio per commemorare quei genitori, padri e madri, ma anche quelle figlie e quei figli, caduti sul lavoro, il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, sarà in Piazza del Popolo, per leggere alcuni nomi di quelle persone la cui vita è stata spezzata dal mancato rispetto delle regole sulla sicurezza. È prevista la partecipazione dell’attore Stefano Massini.
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𝟭𝟲 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝟭𝟵𝟳𝟴: 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗲 𝗕𝗿𝗶𝗴𝗮𝘁𝗲 𝗿𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗶𝗿𝗼𝗻𝗼 𝗔𝗹𝗱𝗼 𝗠𝗼𝗿𝗼

Il 16 marzo del 1978, le Brigate rosse sequestravano Aldo Moro. Un gruppo composto da almeno dieci brigatisti colse di sorpresa e annientò i cinque uomini di scorta dell’allora Presidente del consiglio nazionale della Democrazia cristiana: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino.

Chi fosse Aldo Moro per i brigatisti era scritto nel loro comunicato che rivendicava il sequestro: «Giovedì 16 marzo – scrivono – un nucleo armato delle Br ha catturato e rinchiuso in un Carcere del Popolo Aldo Moro, Presidente della Democrazia Cristiana […]. Chi è Aldo Moro è presto detto: dopo il suo degno compare De Gasperi, è stato fino a oggi il gerarca più autorevole, il “teorico” e lo “stratega” indiscusso di quel regime democristiano che da 30 anni opprime il popolo italiano. Ogni tappa che ha scandito la controrivoluzione imperialista, di cui la Dc è stata artefice nel nostro Paese […] nell’attuazione di programmi controrivoluzionari, voluti dalla borghesia imperialista».

Farneticazioni di esaltati che avevano il comunismo come fine e la violenza come mezzo, in quei terribili “anni di piombo”, in cui dall’inutile, dannosa e irresponsabile retorica della rivoluzione, si era passati ai fatti criminosi della P38.
Il mondo politico si divise tra chi, in special modo gran parte della Dc e il Pci, erano per la cosiddetta fermezza e quindi contrari ad ogni tipo di trattativa con i brigatisti per il rilascio di Moro. Il PSI, insieme al Partito radicale, invece, si schierò su una linea di possibile trattativa. Emblematici i due articoli che uscirono sull’Avanti! a illustrare la presa di posizione socialista: uno del 21 aprile, intitolato «Impegno per difendere lo Stato e salvare Moro», e un altro pubblicato il 23 seguente: «Edificare oggi per domani uno Stato dal volto umano».

Purtroppo, Moro non si salvò. Dopo una prigionia di 55 giorni, le Brigate rosse lo uccisero barbaramente. Il corpo fu ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4, in via Caetani, a metà strada dalle sedi di Dc e Pci.

💙 Il paese era stato scosso pericolosamente, attaccato al cuore, ma non ha ceduto al ricatto della violenza, in nome della democrazia. Una lotta che ha lasciato cicatrici profonde e non ancora rimarginate.
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𝟭𝟲 𝗺𝗮𝗿𝘇𝗼 𝟭𝟵𝟳𝟴: 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗲 𝗕𝗿𝗶𝗴𝗮𝘁𝗲 𝗿𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗶𝗿𝗼𝗻𝗼 𝗔𝗹𝗱𝗼 𝗠𝗼𝗿𝗼

Il 16 marzo del 1978, le Brigate rosse sequestravano Aldo Moro. Un gruppo composto da almeno dieci brigatisti colse di sorpresa e annientò i cinque uomini di scorta dell’allora Presidente del consiglio nazionale della Democrazia cristiana: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino. 

Chi fosse Aldo Moro per i brigatisti era scritto nel loro comunicato che rivendicava il sequestro: «Giovedì 16 marzo – scrivono – un nucleo armato delle Br ha catturato e rinchiuso in un Carcere del Popolo Aldo Moro, Presidente della Democrazia Cristiana […]. Chi è Aldo Moro è presto detto: dopo il suo degno compare De Gasperi, è stato fino a oggi il gerarca più autorevole, il “teorico” e lo “stratega” indiscusso di quel regime democristiano che da 30 anni opprime il popolo italiano. Ogni tappa che ha scandito la controrivoluzione imperialista, di cui la Dc è stata artefice nel nostro Paese […] nell’attuazione di programmi controrivoluzionari, voluti dalla borghesia imperialista».

Farneticazioni di esaltati che avevano il comunismo come fine e la violenza come mezzo, in quei terribili “anni di piombo”, in cui dall’inutile, dannosa e irresponsabile retorica della rivoluzione, si era passati ai fatti criminosi della P38. 
Il mondo politico si divise tra chi, in special modo gran parte della Dc e il Pci, erano per la cosiddetta fermezza e quindi contrari ad ogni tipo di trattativa con i brigatisti per il rilascio di Moro. Il PSI, insieme al Partito radicale, invece, si schierò su una linea di possibile trattativa. Emblematici i due articoli che uscirono sull’Avanti! a illustrare la presa di posizione socialista: uno del 21 aprile, intitolato «Impegno per difendere lo Stato e salvare Moro», e un altro pubblicato il 23 seguente: «Edificare oggi per domani uno Stato dal volto umano».

Purtroppo, Moro non si salvò. Dopo una prigionia di 55 giorni, le Brigate rosse lo uccisero barbaramente. Il corpo fu ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4, in via Caetani, a metà strada dalle sedi di Dc e Pci. 

💙 Il paese era stato scosso pericolosamente, attaccato al cuore, ma non ha ceduto al ricatto della violenza, in nome della democrazia. Una lotta che ha lasciato cicatrici profonde e non ancora rimarginate.

🔵 Venerdì 22 marzo a Firenze, alla Leopolda, abbiamo convocato l’assemblea di 1500 delegati e rappresentanti per la sicurezza di Cgil e Uil.
Diremo basta alle morti sul lavoro, tema sul quale verrà proclamato uno sciopero nazionale con manifestazioni territoriali che si terrà nel mese di aprile.

➡️ Un percorso di iniziative che segue gli scioperi proclamati all'indomani del drammatico incidente di Firenze, in assenza di un vero confronto sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e in considerazione di una tragica ininterrotta sequela di infortuni mortali, gli ultimi 4 accaduti nelle trascorse 24 ore.

📢 Occorre ridare valore al mondo del lavoro contro provvedimenti, come il collegato lavoro e il decreto Pnrr, che attaccano lavoratrici e lavoratori, nonché il principio di rappresentanza, e che puntano all'indebolimento dello stato sociale.

Cgil e Uil torneranno di nuovo in piazza a Roma sabato 20 aprile per una grande manifestazione nazionale per il diritto alla salute, a partire dalla difesa e dal rilancio del servizio sanitario nazionale pubblico, dal finanziamento delle leggi sulla non autosufficienza, e dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Infine, per una vera riforma fiscale e un aumento reale dei salari!

(Bombardieri, Segretario Generale UIL e Maurizio Landini, Segretario Generale CGIL)
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🔵 Venerdì 22 marzo a Firenze, alla Leopolda, abbiamo convocato l’assemblea di 1500 delegati e rappresentanti per la sicurezza di Cgil e Uil. 
Diremo basta alle morti sul lavoro, tema sul quale verrà proclamato uno sciopero nazionale con manifestazioni territoriali che si terrà nel mese di aprile. 

➡️ Un percorso di iniziative che segue gli scioperi proclamati allindomani del drammatico incidente di Firenze, in assenza di un vero confronto sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e in considerazione di una tragica ininterrotta sequela di infortuni mortali, gli ultimi 4 accaduti nelle trascorse 24 ore.

📢 Occorre ridare valore al mondo del lavoro contro provvedimenti, come il collegato lavoro e il decreto Pnrr, che attaccano lavoratrici e lavoratori, nonché il principio di rappresentanza, e che puntano allindebolimento dello stato sociale.

Cgil e Uil torneranno di nuovo in piazza a Roma sabato 20 aprile per una grande manifestazione nazionale per il diritto alla salute, a partire dalla difesa e dal rilancio del servizio sanitario nazionale pubblico, dal finanziamento delle leggi sulla non autosufficienza, e dalla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Infine, per una vera riforma fiscale e un aumento reale dei salari!

(Bombardieri, Segretario Generale UIL e Maurizio Landini, Segretario Generale CGIL)

𝐄𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨? 𝐒𝐜𝐞𝐭𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨

La UIL continua il confronto sul “premierato”. Dell’ipotesi di riforma ne abbiamo discusso oggi presso il nostro “Centro convegni Bruno Buozzi” alla presenza della Ministra per le Riforme istituzionali.
Sul testo presentato dal Governo siamo molto scettici perché rischia di minare la nostra democrazia.

Il dibattito è stato introdotto dalla Segretaria Confederale Ivana Veronese. Sono intervenuti i Professori di Diritto pubblico comparato Francesco Clementi e Carla Basso. A seguire, la tavola rotonda tra la Ministra Maria Elisabetta Alberti Casellati e il Segretario generale PierPaolo Bombardieri che ha tratto anche le conclusioni.

📹 Guarda il servizio
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7 days ago
UIL - Unione Italiana del Lavoro

𝐏𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Premierato: approfondimento e confronto nell’Esecutivo UIL.
Siamo in diretta dal Centro Convegni Bruno Buozzi, sede nazionale UIL.
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🎤 Le più importanti testate giornalistiche italiane e i TG nazionali riprendono il video denuncia sul precariato.

📰 Migliaia di visualizzazioni su Repubblica e La Stampa e centinaia di commenti.
Mandato in onda dal Tg2, dal tg 4 su “Diario del Giorno” e su La7 ad “In altre parole” di Gramellini.
Ne parlano anche il Corriere della Sera, il Sole 24 Ore, il Giornale, Libero e Leggo!

👻 Questo è solo l’inizio della nostra nuova campagna.
NO A LAVORATORI FANTASMA! Facciamoli tornare PERSONE.
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🎤 Le più importanti testate giornalistiche italiane e i TG nazionali riprendono il video denuncia sul precariato.

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📣 “Forti dubbi sul progetto di separazione in Tim. Il Presidente del Consiglio ci convochi: serve chiarezza”.

Confermiamo la nostra forte criticità su quanto da tempo sta accadendo per Tim.
Abbiamo chiesto al Governo di aprire un confronto, ma abbiamo ascoltato solo un silenzio assordante, anche sulle strategie industriali che riguardano questa importante realtà del nostro Paese.

‼️ Manca chiarezza sulla sostenibilità dell’operazione: i perimetri e l’occupazione sono punti imprescindibili per noi. Sollecitiamo nuovamente il Premier Meloni a convocarci per avere chiarezza su un progetto che non convince nessuno, neanche gli azionisti né, dopo la perdita del 24% in Borsa, gli analisti.

🔵 Tim e le tlc sono troppo strategiche per il nostro Paese: non si può perseverare nella mancanza di chiarezza.

PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale Uil
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📣 “Forti dubbi sul progetto di separazione in Tim. Il Presidente del Consiglio ci convochi: serve chiarezza”.

Confermiamo la nostra forte criticità su quanto da tempo sta accadendo per Tim.
Abbiamo chiesto al Governo di aprire un confronto, ma abbiamo ascoltato solo un silenzio assordante, anche sulle strategie industriali che riguardano questa importante realtà del nostro Paese.

‼️ Manca chiarezza sulla sostenibilità dell’operazione: i perimetri e l’occupazione sono punti imprescindibili per noi. Sollecitiamo nuovamente il Premier Meloni a convocarci per avere chiarezza su un progetto che non convince nessuno, neanche gli azionisti né, dopo la perdita del 24% in Borsa, gli analisti.
 
🔵 Tim e le tlc sono troppo strategiche per il nostro Paese: non si può perseverare nella mancanza di chiarezza.

PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale Uil

🔵 Il Decreto Attuativo legge Gelli è un primo passo verso una più adeguata tutela assicurativa per il personale sanitario e per la salute delle persone assistite.
Sono necessari, però, altri interventi per salvare il SSN

A quasi sette anni di distanza dall’approvazione della cosiddetta Legge Gelli, è stato finalmente pubblicato il primo decreto attuativo.
Seppur con estremo ritardo, è stato compiuto un primo passo verso una più adeguata tutela assicurativa per il personale sanitario e per la salute delle persone assistite.

Non basterà, ma è certamente un provvedimento importante per limitare il ricorso alla cosiddetta medicina difensiva, che ha avuto quale effetto l’ulteriore aumento dei costi complessivi della sanità

Rammentiamo al Governo che sono necessari altri interventi quali: l’abbattimento del tetto alla spesa del personale, che blocca le assunzioni dal 2010, l’avvio di un piano d’assunzioni straordinario e gli interventi per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e per l’applicazione della contrattazione di secondo livello.

Attraverso queste azioni si riuscirà a restituire equilibrio e vita al nostro Servizio sanitario nazionale e a tutti i professionisti della salute!

(Santo Biondo, Segretario confederale UIL) ➡ https://uil.it/NewsSX.asp/…
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🔵 Il Decreto Attuativo legge Gelli è un primo passo verso una più adeguata tutela assicurativa per il personale sanitario e per la salute delle persone assistite. 
Sono necessari, però, altri interventi per salvare il SSN

A quasi sette anni di distanza dall’approvazione della cosiddetta Legge Gelli, è stato finalmente pubblicato il primo decreto attuativo. 
Seppur con estremo ritardo, è stato compiuto un primo passo verso una più adeguata tutela assicurativa per il personale sanitario e per la salute delle persone assistite.

Non basterà, ma è certamente un provvedimento importante per limitare il ricorso alla cosiddetta medicina difensiva, che ha avuto quale effetto l’ulteriore aumento dei costi complessivi della sanità

Rammentiamo al Governo che sono necessari altri interventi quali: l’abbattimento del tetto alla spesa del personale, che blocca le assunzioni dal 2010, l’avvio di un piano d’assunzioni straordinario e gli interventi per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e per l’applicazione della contrattazione di secondo livello.

Attraverso queste azioni si riuscirà a restituire equilibrio e vita al nostro Servizio sanitario nazionale e a tutti i professionisti della salute!

(Santo Biondo, Segretario confederale UIL) ➡ https://www.uil.it/NewsSX.asp?ID_News=16265&Provenienza=1
2 weeks ago
UIL - Unione Italiana del Lavoro

🔵 In occasione della Giornata internazionale della donna siamo in diretta con l’evento organizzato da Uil, Cisl e Cgil “Il coraggio di agire”. ... Vedi altroVedi meno

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