Turismo, cinema e movida in crisi: Omicron getta un’ombra sui settori dell’intrattenimento

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12.01.2022

Il 2021 si è chiuso tristemente con un bilancio in negativo per moltissimi settori. Dal turismo al cinema, passando per la movida: l’Italia è ferma di nuovo ai blocchi di partenza. Complice dei dati con il segno meno la nuova variante Omicron del Coronavirus. Le evidenze scientifiche hanno decretato Omicron molto più contagiosa della Delta e ciò ha comportato la cancellazione di numerose prenotazioni nel nostro Paese, nonché un assenteismo desolante nelle sale cinematografiche, nelle discoteche e nei locali.

Le vacanze natalizie non hanno dato respiro alle strutture alberghiere, alle agenzie di viaggio e ai tour operator; si è registrato un brusco crollo di arrivi e presenze. Confcommercio, attraverso una nota, ha confermato che rispetto al 2019, in effetti l’ultimo periodo utile per un raffronto concreto, il 2021 ha registrato 60 milioni di arrivi, 120 milioni di presenze e 13 milioni di viaggi degli italiani all’estero in meno.

Molti hanno optato per la cancellazione di diretta dei viaggi, altri hanno modificato il numero di giorni di pernottamento, riducendoli drasticamente. Un altro dato determina che larga parte degli italiani ha scelto di rimanere nella propria regione per evitare spostamenti ad ampio raggio. La nuova variante ha costretto il settore turistico a una battuta d’arresto che spaventa e getta un’ombra sulla ripresa economica.

Un altro settore ampiamente colpito dalla pandemia è quello cinematografico. I dati Cinetel hanno evidenziato una débâcle inattesa e dolorosa. Il periodo festivo determina, per antonomasia, gli incassi maggiori per il settore; è stato sempre così, almeno fino a quando non ha fatto capo il Covid-19. Durante l’ultimo weekend delle vacanze, nei cinema italiani si è registrata la presenza di soli 5 milioni di spettatori; un numero sconfortante che si è ripercosso senza colpo ferire sugli incassi. Questi risultati hanno portato a una riflessione sulle prossime uscite: sarà il caso di attendere tempi migliori? Le pellicole, in effetti, non mancano. Tra produzioni nostrane e internazionali i prossimi mesi vedrebbero in sala dei titoli portentosi ma, a questo punto, la data di uscita resta un’incognita.

In crisi anche la movida. Le discoteche e i locali più in generale hanno dovuto piegarsi agli effetti devastanti della variante Omicron. Il 31 dicembre, contrariamente al solito, non sono state organizzate serate, né festeggiamenti sfrenati per accogliere il nuovo anno, il che ha determinato un’emorragia del fatturato.

Si tratta, ad ogni modo, di settori che necessitano di un intervento immediato e poderoso per potersi rimettere in piedi, in attesa che la quarta ondata di Covid-19 tenda a placarsi.

 

Redazione TERZO MILLENNIO

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