OGNI GOCCIA CONTA: COMBATTERE LO SPRECO D’ACQUA FA BENE ALL’AMBIENTE E AL PORTAFOGLIO

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17.04.2024

Nel nostro Paese, l’acqua del rubinetto è un’opzione sicura, economica e sostenibile. Eppure, molte persone continuano a preferire l’acqua in bottiglia, spesso ignorando le enormi differenze di prezzo e l’impatto ambientale negativo che ne deriva.

In Italia, beviamo in media 208 litri di acqua in bottiglia in un anno: siamo primi in Europa, dove la media è di 106 litri, e secondi al mondo dopo il Messico sul podio con 244 litri.

ACQUA: QUANTO MI COSTI

L’acqua in bottiglia, secondo uno studio condotto dall’Adoc, può costare fino a 177 volte di più dell’acqua del rubinetto. Questa discrepanza diventa ancora più evidente quando si considerano i prezzi nei luoghi pubblici come stazioni e aeroporti, dove il costo può essere addirittura fino a 2777 volte superiore. Dati che mostrano non solo la spesa che ogni giorno sosteniamo per l’acquisto dell’acqua in bottiglia, ma evidenziano anche il grave impatto ambientale legato alla produzione e allo smaltimento delle bottiglie di plastica.

L’acqua non è soltanto un bene prezioso e scarso, nonostante l’Italia sia tra i Paesi europei con la maggiore disponibilità di fonti: è soprattutto un bene primario, che pertanto deve sfuggire dalle logiche convenzionali di mercato, profitto o, peggio, speculazione.

SPRECO CONSAPEVOLE

Il nostro pianeta si sta surriscaldando con conseguenti catastrofi naturali a cui stiamo assistendo. Ciò provoca siccità, inondazioni, desertificazione e carenze idriche in diverse parti del mondo. Da un lato, siamo a conoscenza dell’importanza di preservare questa risorsa preziosa. Dall’altro lato, le nostre abitudini spesso non riflettono questa consapevolezza. Continuiamo a sprecare acqua in modo inconsapevole o incosciente, lasciando scorrere il rubinetto mentre ci laviamo i denti, facendo docce interminabili o utilizzando elettrodomestici a mezzo carico.

PERCHÉ SPRECHIAMO ACQUA?

Non sempre siamo consapevoli della quantità di acqua che sprechiamo nelle nostre azioni quotidiane, ma soprattutto sono le abitudini che portano allo spreco le più difficili da cambiare. Un altro ostacolo da superare sono i costi, spesso, elevati per cambiare tecnologie e sistemi per un consumo d’acqua più efficiente.

COSA POSSONO FARE I CONSUMATORI?

Ogni giorno, possiamo fare di più: possiamo informarci sull’impatto del nostro consumo d’acqua e su quali strategie utilizzare per ridurlo; possiamo adottare piccoli gesti quotidiani per risparmiare acqua, come chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti o fare docce più brevi; possiamo investire in tecnologie efficienti, installando rubinetti con rompigetto con riduttori di flusso. Ma alla base di un vero cambiamento c’è un cambio di prospettiva volto ad abbracciare una cultura del risparmio idrico.

Non solo un beneficio per l’ambiente, ma anche per le nostre tasche: un uso consapevole dell’acqua che ne riduca i consumi si traduce in un doppio vantaggio. In media, ogni famiglia italiana consuma circa 182 metri cubi di acqua all’anno. Ridurre questo consumo di 32 metri cubi si tradurrebbe in un risparmio economico di circa 100 euro sulla bolletta.

Ridurre lo spreco d’acqua non è un’impresa impossibile. Con impegno collettivo e costante e un cambiamento consapevole delle nostre abitudini, possiamo fare la differenza per un futuro più sostenibile.

Ogni goccia conta.

Ufficio stampa e comunicazione Adoc

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