Thailandia: milioni in cerca di cure mediche a causa dello smog

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21.04.2023

L’essere umano sta uccidendo il Pianeta. Ma non solo, perché nel farlo non sta solo compromettendo la sua sopravvivenza su di esso un domani, ma la propria salute già oggi.

Non è un caso, infatti, che più alto è il livello di inquinamento atmosferico e maggiori sono i ricoveri e, più in generale, le richieste di cure mediche.

Il caso Thailandia

Proprio in Thailandia, le cui principali città hanno il più alto inquinamento del mondo e non solo a livello atmosferico, si è verificata un’ondata di casi di questo tipo.

Solo dall’inizio di quest’anno circa due milioni e mezzo di persone hanno richiesto cure ospedaliere per problemi legati all’inquinamento atmosferico, spesso proprio per problemi respiratori o infiammatori: dermatiti e infiammazioni agli occhi o alla gola.

Di questi milioni di cittadini, quasi 185mila sono stati ricoverati solo in questa settimana, un numero enorme che non può in alcun modo rientrare tra la normalità dei casi.

L’inquinamento in Thailandia

La Thailandia, come detto, è uno dei Paesi più inquinati del mondo, al punto che nel 2018 rappresentava addirittura la sesta fonte di inquinamento a livello globale.

Ben due città (Bangkok, Pattaya e la città settentrionale di Chiang Mai) risultano tra le più inquinate del mondo.

Ad aggravare la situazione anche i numerosi incendi boschivi che si sono verificati nel Paese, che hanno notevolmente appesantito un’aria già qualitativamente scarsissima.

Non solo aria inquinata però: come dimenticare, infine, le celeberrime isole di plastica, che uccidono inesorabilmente (o modificano, il che forse è peggio) interi ecosistemi acquatici.

Torna l’incubo lockdown 

I funzionari della Sanità hanno esortato la popolazione a usare le maschere antinquinamento N95 di alta qualità, a chiudere porte e finestre, a ridurre al minimo il tempo trascorso all’aperto e a praticare attività fisica al chiuso.

Tutte cose che abbiamo già sentito è vissuto durante uno dei periodi più bui della storia recente: la pandemia da Covid-19. 

Per 70 milioni di persone sta tornando un incubo.

Per milioni di persone l’inquinamento atmosferico, di cui ricordiamo non può che essere l’uomo l’unico e solo responsabile, sta portando gli stessi effetti sociali di una pandemia globale. Per milioni di persone questo sta già rappresentando la causa di seri problemi di salute.

Non pensiamoci quando è troppo tardi, quando saremo costretti a reagire a una situazione prevedibile. 

Per una volta – soprattutto in Italia, visti i livelli di inquinamento nella Pianura Padana e in Lombardia – proviamo a programmare, a pensare al domani e non solo ai problemi che oggi, invece, sono così gravi.

Riccardo Imperiosi, Direttore Giovane Avanti!

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