Ripartiamo dalle pari opportunità e dalle politiche di genere: l’Assemblea della UIL

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11.05.2022

Si è tenuta ieri, 10 maggio, la prima giornata dell’Assemblea Nazionale del coordinamento UIL per le pari opportunità e le politiche di genere. Il dibattito ha visto coinvolte molte delle donne della UIL che hanno evidenziato quanto ancora ci sia da fare in merito alle pari opportunità. Hanno portato storie, battaglie e proposte concrete. A fare gli onori di casa il Segretario Organizzativo Emanuele Ronzoni – accanto a lui la Segretaria Confederale Tiziana Bocchi e Sonia Ostrica, Coordinatrice Pari Opportunità.

“Il tema delle donne riguarda tutti i cittadini, tutta la società”, ha sottolineato la Segretaria Confederale UIL Ivana Veronese, durante l’intervento di apertura, evidenziando inoltre che le problematiche riguardanti la posizione della donna nella società e nel lavoro vanno affrontate con coraggio e forza. “Le donne non si arrendono, non demordono e non si abbattono”.

LA CORALITÀ DELLE VOCI DELL’ASSEMBLEA

Tante le voci che hanno contribuito a costruire un dibattito energico, che ha concretamente affrontato il tema delle pari opportunità e delle politiche di genere. Sono stati analizzati argomenti di grande rilevanza, quali: discriminazioni sul mondo del lavoro, difficoltà delle donne di accedere al mondo del lavoro, gap salariale con i colleghi uomini, mobbing e molestie. E ancora: precarietà, pensioni e la questione inerente alla cura di bambini e di anziani che ricade ancora e sempre sulle spalle delle donne.

Sonia Ostrica, durante il proprio intervento, invece, ha parlato di coralità e di armonia tra le voci che compongono il coro, facendo riferimento all’importanza di essere uniti nelle rivendicazioni. Tema toccato anche da Maria Teresa Cianciotta, UIL Piemonte, la quale con vigoria ha riferito alla platea: “Bisogna essere insieme e fare gruppo. Non solo le donne, ma donne e uomini insieme”.

Si è fatto anche il punto sulla parola ‘crescita’ e in tal senso Ostrica ha aggiunto: “l’ottica di genere deve essere un misuratore delle politiche e delle scelte”.

IL CONTRIBUTO DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL

Si è unita poi la voce del Segretario Generale della UIL, PierPaolo Bombardieri, a quelle delle colleghe donne. Il leader UIL non solo ha voluto evidenziare l’importanza del tema trainante dell’Assemblea, ma ha anche restituito una fotografia di quello che si prospetta essere il prossimo futuro se le cose non cambieranno.

“In questa occasione facciamo una riflessione su quello che sarà il Paese domani”, ha esordito il Segretario. “Rispetto a ciò che sta accadendo in Ucraina, con la nostra ONG, Progetto Sud, abbiamo deciso di aprire un centro di accoglienza per le donne che scappano dalla guerra”, ha riferito, precisando anche che gli effetti del conflitto si ripercuoteranno sul nostro Paese per molto tempo. A tal proposito si dovrà fare il possibile per contrastarne gli effetti più dolorosi. Ha ricordato poi anche quanto la UIL sia solidale e pronta ad accogliere chi sta vivendo una guerra sulla propria pelle.

In merito all’attenzione della UIL sui temi delicati che riguardano il nostro Paese, anche oggetto di discussione dell’Assemblea, il Segretario non ha mancato di rimarcare lo sdegno verso chi non condanna gli atteggiamenti sbagliati. Ha chiamato in causa alcune vicende attualissime, verificatesi negli ultimi giorni: le parole dell’imprenditrice Elisabetta Franchi e l’esposizione di un cartello in una vetrina di un esercizio commerciale con cui si ricercavano commesse giovani e senza carichi familiari. Anche in questa circostanza, la parola d’ordine è stata ‘insieme’.

Ancora, Bombardieri ha rimarcato che: “Spesso il peso dell’assistenza a bambini e anziani ricade sulle spalle delle donne. Questo va riconosciuto e servono soldi, coperture previdenziali e infrastrutture sociali”.

In ultimo, il punto sul futuro: “Molti hanno praticato le discriminazioni in azienda. La preoccupazione è che non ci sia una condanna unanime. Questo è davvero preoccupante. Non possiamo permettere che accada. Dobbiamo forse impegnarci di più, dobbiamo evitare che una logica del profitto e del cinismo stritoli le pari opportunità. Proviamo quindi insieme a cambiare questo Paese”.

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