RINNOVO CCNL LEGNO: UNA RISPOSTA ALL’URGENZA SOCIALE DI AUMENTARE LE RETRIBUZIONI.

2' di lettura
Mi piace!
0%
Sono perplesso
0%
È triste
0%
Mi fa arrabbiare
0%
È fantastico!!!
0%

22.06.2023

La mobilitazione dei mesi scorsi, con il blocco degli straordinari e delle flessibilità, lo sciopero nazionale del 21 aprile e le varie manifestazioni regionali hanno avuto gli effetti sperati, dare risposte immediate alle lavoratrici e ai lavoratori del settore del legno, sughero, mobile, arredamento e boschivi e forestali.

Nella tarda serata del 20 giugno è stato infatti raggiunto l’accordo per il rinnovo della parte economica del CCNL Legno Arredo 2023 – 2025 tra i sindacati di categoria Feneal Filca Fillea e la FederLegno Confindustria. Nel dettaglio l’accordo, scaduto il 31 dicembre scorso, riguarda circa 200mila addetti e prevede un aumento al 5° livello operaio (AC1/AS2), parametro 140, di 143,08 euro dal 1° luglio 2023 con l’erogazione di 600 euro una tantum (300 a luglio e 300 a marzo 2024) che consentono il pieno recupero dell’inflazione 2022 (IPCA non depurata dei costi energetici).

Gli altri aumenti salariali sono previsti a gennaio 2024 e gennaio 2025, calcolati utilizzando l’indice IPCA non depurato. L’intesa conferma quindi il modello della doppia pista con il riconoscimento, oltre che del totale recupero dei salari sull’inflazione reale, della produttività di settore.

Un risultato molto importante per la FenealUil. “Possiamo dirci soddisfatti. Si tratta del contratto di uno dei settori più strategici dell’economia italiana, particolarmente significativo nella filiera del Made in Italy – scrive in una nota Mauro Franzolini segretario nazionale responsabile della contrattazione del comparto– in soli sei mesi siamo riusciti a chiudere un ottimo contratto che consentirà ai lavoratori di recuperare il potere di acquisto eroso dall’inflazione e aumentarlo con la redistribuzione della produttività grazie alla riconferma del modello contrattuale a doppia pista salariale.” “Tutte le risorse sono state destinate alle retribuzioni non toccando la parte normativa – spiega il Segretario Generale Vito Panzarella – una scelta precisa fatta nell’interesse dei lavoratori e delle famiglie in un periodo di forte difficoltà a causa del caro vita e dell’inflazione galoppante.” Per la Feneal “viene premiato il lavoro e l’impegno in un settore che continua a crescere e non può non riconoscerne il merito ai suoi attori principali.”

Ora la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori che nel corso delle assemblee potranno valutare l’accordo entro il 31 luglio.

Ufficio Comunicazione Feneal

Articoli Correlati