Quali sono le Password sicure?

2' di lettura
Mi piace!
0%
Sono perplesso
0%
È triste
0%
Mi fa arrabbiare
0%
È fantastico!!!
0%

03.01.2023

“123456” è una delle password più utilizzate dagli italiani.

NordPass ha pubblicato una ricerca in base alla quale ha evidenziato che una delle password più diffuse è proprio quella sopra indicata. Altrettanto frequenti sono i nomi di alcune squadre di calcio.

Quello che possiamo evincere è che gli italiani non usano password sicure per proteggere i propri dispositivi elettronici e quindi i loro dati personali, ma anche i dati e le informazioni che riguardano i conti bancari dato che orami siamo abituati ad usare le homebanking.

Oggi usiamo più dispositivi elettronici contemporaneamente e nell’arco della giornata, siamo registrati con account (username e password) per accedere ai servizi che ci vengono offerti da decine di siti.

Spesso, un po’ per pigrizia e un po’ per non avere decine di password diverse e difficili da ricordare si tende a ricorrere alla stessa password.

Questo modo di agire purtroppo può esporre gli italiani (gli utenti) ad essere vittime di azioni di hackeraggio rendendo altamente vulnerabili i dati degli utenti.

Questo è l’errore che gli italiani continuano a commettere mettendo così a rischio la sicurezza informatica dei loro dati personali.

A livello globale, invece, una delle password maggiormente usate dagli utenti è “password.

Tutto ciò a dimostrazione di quanto delicato, ma anche poco conosciuto sia il tema della sicurezza informatica e della protezione dei dati personali e di quanto grave possa essere subire il furto delle credenziali di accesso.

Certo è comodo usare password che sono facilmente memorizzabili, ma è ancora più facile per gli hacker individuarle.

Un hacker può impiegare anche meno di 1 secondo per individuare una password che non rispetta i basilari criteri di sicurezza. Le password possono essere forzate ricorrendo a metodi che non possiamo neanche definire sofisticati perché gli hacker immettono le parole chiave maggiormente utilizzate finché non viene individuata quella che gli consente di accedere.

Questa è la dimostrazione di quanto ancora poco conosciuto sia il mondo del digitale e dell’informatica da parte di una ampia fetta di popolazione perché manca una vera e propria cultura al digitale, mancano informazioni (anche semplici) per dare la possibilità ai cittadini di poter adottare delle semplici, ma importanti, misure di sicurezza per proteggere i propri dati personali.

Giulia Cavallari, Giovane Avanti!

Articoli Correlati