Professioni che si evolvono: la nuova agricoltura

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02.04.2022

In un mondo che evolve di continuo, dove il concetto di green economy è diventato centrale, l’attenzione verso la trasformazione dell’economia stessa e delle professioni cresce sempre più. Tra i settori imprescindibili che hanno subito cambiamenti importanti, in questo clima di novità, c’è senza dubbio quello agricolo.

L’agricoltura in toto ha visto consolidare la propria centralità nell’economia mondiale, certo. Ma ciò ha comportato un adeguamento di tutte le professioni che fanno parte del settore.  Negli ultimi due anni, il comparto agricolo non ha mai smesso di funzionare, nonostante siano state numerose le criticità da affrontare. La pandemia ha anche accelerato il processo di trasformazione di cui abbiamo parlato. Vediamo dunque come è cambiato il settore e che mutazione hanno subito le professioni che ne fanno parte.

Come evidenzia il Focus Innovazione del secondo rapporto AGRIcoltura100, nel nostro Paese 9 imprese agricole su 10 hanno deciso di investire per rinnovarsi, al fine di stare al passo con i tempi e rendersi sostenibili e competitive. Il documento sottolinea inoltre che tali investimenti riguardano anche la sostenibilità sociale, quindi sono volti a mettere lavoratrici e lavoratori nella condizione di poter svolgere la propria professione adeguatamente e di sviluppare le attitudini necessarie a favore dei cambiamenti. L’aggiornamento delle professioni riguarda sia la mano d’opera che, contrariamente a quanti si pensi, non andrà a scomparire; sia l’apprendimento dei nuovi macchinari e delle tecnologie che stanno diventando parte integrante del settore.

I lavoratori terrieri hanno una enorme responsabilità, la loro professione resta, seppur nuova nelle modalità di approccio e operative, indispensabile. La modernizzazione del settore ha quindi portato alla creazione di nuove figure professionali e all’evoluzione di quelle esistenti. Partiamo da una considerazione: il settore sta abbracciando diversi rami dei mercati più disparati e questo rappresenta un plus, anche in termini di creazione di posti di lavoro. Un esempio pratico è quello del sodalizio con cosmesi e moda. Si parla sempre più di prodotti bio e sostenibili, salutari per le persone e amiche dell’ambiente. In questo campo rientrano le nuove figure di agriestetista e agristilista. Parliamo di professioniste e professionisti specializzati che mixano la loro preparazione specifica ai campi del beauty e della moda con la produzione di materiali prettamente ecologici.

Un’altra figura interessante, che raccoglie sempre più consensi, è quella dell’agrichef, ovvero cuochi di professione che adoperano materie prime stagionali e a km zero. Si associa a questo criterio anche il lavoro del contadino/agricoltore biologico che lavora la propria terra e lo fa in una prospettiva del tutto ecosostenibile. Conoscere la terra e i prodotti che offre non è affatto scontato. Serve una preparazione adeguata, ecco perché anche il mestiere di agricoltore didattico si sta affermando sempre più. Nascono quindi, con lo scopo di raccontare e educare al settore agricolo i più giovani, le fattorie didattiche.

Dicevamo anche che molte delle figure preesistenti si sono adattate ai cambiamenti: tecnici del comparto, scienziati e tecnologi hanno assunto un ruolo ancora più rilevante, considerando l’innovazione dei macchinari e dei processi gestionali. Il perito agrario, ad esempio, ha imparato a confrontarsi con la modernizzazione del processo di produzione e con l’introduzione di alcune tecnologie specifiche.

Anche gli allevatori stanno compiendo dei passi importanti verso il progresso globale. Non è noto a tutti che tra le nuove professioni si annovera anche quella dell’allevatore digitale, capace di gestire i propri animali anche da remoto. Mettiamola così: questa particolare figura ha molta confidenza con tutte le nuove tecnologie, come droni e sensori. È capace di monitorare la produzione della propria stalla trovandosi da tutt’altra parte.

Se per convenzione si dice che il cambiamento intimorisca e renda più instabile la personale prospettiva futura, rappresenta anche la spinta decisiva per migliorare e crescere. Di certo il settore agricolo sta affrontando questa sfida con grinta e intensità. Sta inoltre generando eccellenze che andranno a salvaguardare il nostro ecosistema e la nostra salute.

 

Redazione Terzo Millennio

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