METAVERSO E TUTELA DELLA PRIVACY

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28.11.2022

Il Metaverso è una nuova realtà venuta alla ribalta grazie all’evoluzione di Internet. Un concetto articolato e sofisticato che vede una sorta di convergenza digitale dove il futuro di internet prende forma nello spazio virtuale. Oggi le Big Tech sono in corsa per investire in questa realtà virtuale, una vera e propria rivoluzione.

Uno spazio formato da elementi tecnologici il cui funzionamento è possibile grazie a macchine sempre più potenti e sofisticate.

“Metaverso” non è un termine nato ex novo dalla mente di Zuckerberg, ma è stato coniato nel lontano 1992 da Stephenson nel libro “Snow Crash” che ha descritto il Metaverso come una sorta di “realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar”.

Un universo digitale che fa emergere nuove sfide, ma che evidenzia, al contempo, anche notevoli rischi in materia di privacy e protezione dati, ma anche in materia di tutela della proprietà intellettuale.

Ecco perché il mondo del diritto è chiamato ad un “aggiornamento” per essere pronto ad introdurre una regolamentazione per questo fenomeno.

L’integrazione tra il mondo reale (fisico) e il mondo virtuale rappresenta una esperienza che avrà notevoli impatti sulla nostra società (già fortemente interconnessa). Il Metaverso si sviluppa nel digitale con una correlazione tra dati e informazioni. Uno dei rischi potrebbe essere quello di arrivare ad una manipolazione delle interazioni sociali e ad un continuo e costante monitoraggio e controllo delle abitudini che gli individui hanno quotidianamente nella loro vita reale.

Possiamo dire che il Metaverso è trasversale a diversi ambiti: dalla protezione dei dati personali alla tutela della proprietà intellettuale.

Siamo di fronte alla necessità di dare garanzie e tutele ad una quantità impressionante di dati che sono soggetti a trattamento attraverso il ricorso a strumenti altamente sofisticati e all’uso delle intelligenze artificiali. È quindi possibile fare analisi e previsioni che presentano un grado di alta precisione, ma che al tempo stesso hanno un forte impatto per gli utenti perché le tecnologie usate nel Metaverso presentano dei rischi legati alla tutela dei dati.

Stanzione, Presidente del Garante Privacy aveva mostrato perplessità in merito all’entrata sul mercato italiano degli occhiali intelligenti che si connettono agli smartphone evidenziando come manchi la consapevolezza nell’uso di questi strumenti e soprattutto dei rischi insiti nel loro utilizzo andando a sottovalutare i rischi nell’uso di questi strumenti.

Chiaramente la necessità di inquadrare entro dei limiti giuridici questo ‘ambiente’ diventa sempre più necessario. L’Unione Europea sta pensando all’introduzione di una normativa a tutela e protezione della sfera personale, ma anche per arrivare ad una regolamentazione nell’utilizzo dei dati.

La quantità di dati che viene trattata dovrà portare le aziende al rispetto di obblighi derivanti innanzitutto dal Regolamento europeo per la protezione dei dati (GDPR) e quindi procedere all’adozione di adeguate misure di sicurezza per rendere applicabili i principi che sono alla base della tutela e protezione dati a partire dal principio di accountability e di minimizzazione dei dati.

Accanto al GDPR va preso anche in considerazione il Libro Bianco per l’Intelligenza Artificiale, il Digital Markets Act, il Digital Service Act e il Data Governance Act.

Per il momento Meta di Zuckerberg ha attivato i nuovi account per il Metaverso solo negli USA cioè ha creato un sistema di login per l’accesso alla piattaforma virtuale con una procedura che diventerà obbligatoria da gennaio 2023.

Anche i colossi della tecnologia cinesi stanno investendo, addirittura trilioni di dollari, per la creazione di applicazioni per il gaming, per i social media, per la realtà aumentata. Ma sicuramente, come già avviene in Cina, verranno imposti controlli molto serrati che porteranno il mondo virtuale cinese ad essere isolato da quello internazionale (come del resto già avviene da diversi anni).

Giulia Cavallari, Giovane Avanti!

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