Lavoro e dipendenza patologica
25.01.2022
Lavoratrici e lavoratori sono esseri umani, persone con tanta ricchezza e altrettante fragilità. Valorizzare il lavoro vuol dire anche prestare attenzione alle situazioni più delicate, difficili e, spesso, nascoste. Ecco perché abbiamo scelto di affrontare un tema spinoso, ma più diffuso di quanto possiamo pensare. Quello del legame tra lavoro e dipendenze patologiche.
Lo abbiamo fatto con l’aiuto del Dott. Massimo Barra, uno dei più grandi esperti in materia di tossicodipendenza, fondatore di Villa Maraini, Agenzia Nazionale per le dipendenze patologiche (alcol, droga e gioco d’azzardo) della Croce Rossa Italiana.
Dal Dott. Barra accogliamo suggestioni e sensibilità: tra le proposte lanciate, quella, innovativa, di ragionare sulla differenza tra il lavoro produttivo e quello ergoterapico. “Utilizzare”, cioè, il soggetto guarito come asset per diffondere benessere. Anche in azienda, in ufficio, in fabbrica. Per valorizzare un percorso di rinascita, di reinserimento sociale ma, soprattutto, per andare oltre l’idea del lavoro produttivo finalizzato esclusivamente al profitto tout court e slegato totalmente dai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori. Prima di tutto, persone.
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L'Appunto
di Pierpaolo Bombardieri

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