LAVORI USURANTI

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06.11.2023

Sentiamo spesso dire che i lavoratori che svolgono attività lavorative riconosciute come gravose o usuranti hanno la possibilità di accedere alla pensione con uno sconto rispetto ai requisiti ordinari.

I due termini, visto che sono molto simili dal punto etimologico, tendono a creare confusione ma è importante sottolineare che vanno ad individuare categorie di lavoratori differenti con diritto a prestazioni pensionistiche diverse. In questo articolo ci concentreremo nel capire innanzitutto chi sono i lavoratori che svolgono attività usuranti e a quali benefici posso accedere.

Possono richiedere il pensionamento anticipato per “lavori usuranti” coloro che svolgono attività lavorative inquadrabili all’interno del D. Lgs. n. 67/2011, che per chiarezza raggruppiamo nelle seguenti quattro tipologie:

  • lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti a di cui all’articolo 2 del decreto del ministero del lavoro del 19 Maggio 1999 (lista attività[1]);
  • lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena” (alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro di cui all’elenco n. 1 contenuto nell’allegato 1 allo stesso dlgs 67/2011);
  • conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo con almeno 9 posti;
  • lavoro notturno a turni per almeno 6 ore nel periodo notturno per almeno 64 giorni l’anno, o, in mancanza di tale condizione, lavoro notturno per almeno 3 ore nel periodo tra la mezzanotte e le 5:00 per tutto l’anno lavorativo.

Il lavoratore interessato ad accedere al beneficio deve certificare il possesso dei requisiti di legge tramite apposita domanda che va presentata all’INPS entro il 1° maggio dell’anno precedente quello in cui maturerà i requisiti. La presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio oltre il termine del 1° maggio comporta il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico anticipato fino ad un massimo di 3 mesi. La scadenza riguarda esclusivamente la richiesta di riconoscimento del beneficio per l’anticipo della pensione. Infatti, la domanda di pensionamento vera e propria va fatta successivamente (nell’anno di uscita dal lavoro).

Tale meccanismo di pensionamento anticipato utilizza le quote, cioè abbina un certo numero di anni anagrafici con un determinato numero di anni contributivi per il raggiungimento del requisito – che attualmente è Quota 97,6 – raggiungibile con un minimo di 61 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi (es. con 61 anni e 7 mesi e 36 di contributi oppure con 62 anni e 7 mesi con 35 di contributi).

Per i lavoratori autonomi, invece, è richiesto un anno di età in più.

Si rammenta che i 35/36 anni di versamenti devono essere maturati interamente nella gestione che liquida la pensione (è esclusa la possibilità di utilizzare il cumulo dei periodi assicurativi).

Per quanto riguarda i lavoratori notturni a turni i requisiti cambiano a seconda se sono:

  • dipendenti che hanno svolto almeno 78 giorni l’anno di lavoro di notte e quindi possono uscire dal lavoro con la quota 97,6 (età minima 62 anni e 7 mesi e almeno 35 anni di contributi);
  • dipendenti che hanno svolto un numero compreso tra 72 e 77 giorni l’anno di turni notturni e quindi possono usufruire della quota 98,6 ai fini pensionistici (età minima 63 anni e 7 mesi e almeno 35 anni di contributi);dipendenti che hanno svolto un numero compreso tra 64 e 71 giorni l’anno di turni notturni e ricevono l’aumento di due anni per i requisiti necessari per la pensione di anzianità, con la possibilità di beneficiare di quota 99,6 (età minima 64 anni e 7 mesi e almeno 35 anni di contributi).

Per il riconoscimento del lavoro come “usurante”, occorre che l’attività sia stata svolta per almeno la metà della vita lavorativa. In alternativa, l’attività deve essere stata praticata per almeno 7 anni, negli ultimi 10, prima della pensione.

Ai requisiti agevolati per accedere alla pensione anticipata non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita fino al 2025.

Per una consulenza personalizzata sulla tua posizione contributiva e ricevere la giusta assistenza per inoltrare la domanda di certificazione/pensione rivolgiti all’ufficio ITALUIL a te più vicino.

 

 

[1] Elenco lavori usuranti  decreto del ministero del lavoro del 19 Maggio 1999 

  • lavori in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo;
  • lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • lavori svolti dai palombari;
  • lavori ad alte temperature, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
  • lavorazione del vetro cavo, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • lavori espletati in spazi ristretti e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • lavori di asportazione dell’amianto.

 

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