L’astrologia: scienza, fantascienza o superstizione?

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30.01.2023

Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Aquario, Pesci. Ogni giorno sentiamo televisioni e giornali affannarsi nel raccontare le previsioni di quel che succederà ad ognuno di questi segni zodiacali. Ma cosa sono veramente e perchè l’astrologia, al contrario dell’astronomia, è solo un insieme di credenze e superstizioni?

L’astrologia

L’astrologia è per definizione “un complesso di credenze e tradizioni, secondo cui le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscono sugli eventi umani collettivi e individuali”. Chi pratica l’astrologia si chiama astrologo e la sua divinazione è chiamata oroscopo. Nell’oroscopo è associata una previsione ad ogni segno zodiacale, ovvero una delle dodici suddivisioni in parti uguali dello zodiaco, la fascia della volta celeste che comprende il percorso del Sole, della Luna e dei pianeti. I segni zodiacali sono tradizionalmente associati alle costellazioni, parti della sfera celeste in cui sono raggruppate delle stelle (al fine di mapparle) e, bene dirlo, a cui l’astronomia non riconosce alcun reale significato!

Astronomia e astrologia: le origini comuni e la confusione odierna

L’astronomia è la scienza che studia gli astri, i loro movimenti e i fenomeni collegati. L’astrologia afferma invece di poter prevedere il futuro dell’uomo, una pretesa che si fonda sulle credenze religiose dell’epoca in cui nacque questa pratica. Nell’antichità e fino al XVII secolo le due “scienze” non si differenziavano. Infatti i primi astrologi conoscevano pochi pianeti e a questi avevano associato delle divinità (Mercurio, Marte, Giove, Venere e Saturno), il cui movimento sullo sfondo creato dalle costellazioni doveva necessariamente influenzare il destino dell’uomo.

Solo con i progressi più importanti dell’astronomia le due smisero di camminare di pari passo: il sistema eliocentrico (dove è la Terra a girare intorno al Sole e non il contrario), il cannocchiale, la gravitazione universale e i calcoli astronomici di precisione furono tutte invenzioni fatali per la scientificità dell’astrologia. Come detto, dal XVII secolo questa passò dall’essere una scienza vera e propria a una pseudoscienza. Di fatto una credenza basata su antiche superstizioni, niente di più.

Addirittura c’è chi ormai la definisce, come il Premio Nobel Irving Langmuir, una scienza patologica, ovvero un complesso di idee di cui non riusciamo a liberarci nonostante siano state reiteratamente dichiarate erronee e fallaci. Purtroppo è questa la realtà dei fatti, che possiamo comodamente adattare a una pluralità di argomenti e non solo all’astrologia. Fortuna che, a meno di follie gravi e impreviste, è difficile che risulti pericolosa al giorno d’oggi.

Riccardo Imperiosi, Direttore Giovane Avanti!

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