Oggi, 14 giugno, come ogni anno dal 2005, si celebra la Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue. Istituito dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, l’evento ha l’obiettivo di ricordare al mondo quanto sia importante partecipare alle donazioni.

Il claim scelto per questa edizione è: “Donare sangue è un gesto di solidarietà. Unisciti a noi e salva delle vite”. Un atto enormemente umanitario che può salvare vite e offrire la possibilità di un futuro a chi è in difficoltà e davanti a sé vede una strada interrotta.

GIORNATA MONDIALE DEI DONATORI DI SANGUE PERCHÉ È IMPORTANTE

Una giornata importante per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Non sempre c’è piena consapevolezza dei benefici che può portare l’atto della donazione.

Continuo rifornimento delle banche del sangue, e quindi la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di trasfusioni; possibilità di creare maggiore coesione e senso di comunità, aiutarsi gli uni con gli altri alimenta la connessione tra gli individui. In ultimo, è importante che durante questa ricorrenza si evidenzi il grande lavoro di medici, infermieri, operatori sanitari e così via.

Nel 2021, stando ai dati diffusi dal Governo, le donazioni sono state 3.021.143. Di queste 455mila in aferesi, ossia la procedura che consente di donare alcune parti del sangue per intero, come ad esempio plasma e piastrine.

Importante, a questo punto, comprendere anche quante siano effettivamente le persone che hanno beneficiato delle donazioni. In totale, le trasfusioni durante l’anno sono state circa 2,9 milioni. Un numero importante che va evidenziato.

Da uno studio pubblicato sulla rivista medica Blood Transfusion è emerso che i globuli rossi sono l’emocomponente più utilizzata.

Donare è gratuito e farlo permette che lo sia anche per i riceventi. Un gesto che, banalmente, non costa nulla, ma può cambiare la vita.