L’importanza di migliorare le condizioni di lavoro nei tirocini

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10.11.2022

Il 10 Novembre ricorre la Giornata Internazionale degli Stagisti, proposta nel 2015 dal Forum Europeo della Gioventù e dall’associazione InternsGoPro, supportata dalla Commissione Europea, per porre l’attenzione su quanto sia importante migliorare l’accessibilità e le condizioni di lavoro nei tirocini.

In occasione dell’Anno Europeo della Gioventù, il Forum Europeo della Gioventù e la Confederazione Europea dei Sindacati chiedono ancora una volta che in ogni stato membro dell’Unione ci sia una garanzia per avere tirocini di qualità.

I giovani, infatti, sono quelli a maggior rischio di povertà, con una percentuale di inoccupazione che si attesta intorno al 14% in tutta Europa: in questo quadro, i tirocini rischiano di essere una delle forme più gravi di sfruttamento anziché un’opportunità di accesso al mondo del lavoro.

Nel 2014, il Consiglio dell’Unione Europea ha emanato una Raccomandazione su un quadro di qualità per i tirocini: non avendo però efficacia vincolante, in quanto semplice Raccomandazione, attualmente il quadro in Europa è molto variegato e in molti Stati non ci sono garanzie per i tirocinanti. In alcuni paesi non esiste nemmeno una definizione normativa, a livello nazionale, che specifichi cosa sono i “tirocini” ed i “tirocinanti; alcuni Stati non prevedono alcuna retribuzione, in altri ancora ci sono diverse declinazioni di “tirocini” e non tutte prevedono una retribuzione minima obbligatoria. Gli Stati “virtuosi” risultano essere una minoranza.

Lo scorso febbraio il Parlamento Europeo ha bocciato degli emendamenti che prevedevano il divieto di tirocini non retribuiti in tutti gli Stati membri, nonostante le sollecitazioni della Confederazione Europea dei Sindacati nell’ambito della campagna “Ban Unpaid Internships”.

In Italia, le linee guida del 2017 per quanto concerne i tirocini extracurriculari – formativi e di orientamento, nonché quelli di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro sono in linea con la Raccomandazione Europea, ma contengono solo delle prescrizioni che le Regioni e le Province Autonome si sono impegnate a recepire, poiché costituzionalmente la regolamentazione dei tirocini – legati alla formazione- è di loro esclusiva competenza, con il risultato che la normativa è molto variegata a livello locale.

I tirocini continuano ad essere uno strumento largamente utilizzato dalle imprese in Italia: nel 2021 il numero di tirocini attivati ha visto un aumento del 40,1% in più rispetto al 2020 (*) e nel primo semestre del 2022 sono stati attivati 163.344 tirocini; tuttavia, è utile chiedersi quanti di questi tirocini siano stati utilizzati come elementi di effettivo ingresso nel mondo del lavoro. Relativamente al 2021, risulta che il numero di rapporti di lavoro attivati a seguito di un’esperienza di tirocinio è di circa 121mila (1,1% del totale dei rapporti di lavoro attivati nel 2021) (*).

La riforma prevista nella legge di bilancio del 2022, che avrebbe dovuto prevedere cambiamenti importanti per i tirocini extracurriculari, è attualmente in stallo: la discussione in merito, in seno alla Conferenza Stato-Regioni, che si sarebbe dovuta riunire entro il 30 giugno 2022 per definire le nuove linee guida, è bloccata in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sul ricorso per illegittimità costituzionale presentato dalla Regione Veneto. Ad oggi, quindi, le normative regionali si basano ancora sulle vecchie linee guida approvate nel 2017, integrate dalle prime disposizioni indicate lo scorso marzo dall’Ispettorato del Lavoro per quanto riguarda le sanzioni in caso di mancata corresponsione dell’indennità ed il ricorso fraudolento al tirocinio, oltre agli obblighi di salute e sicurezza sul lavoro e di comunicazione ai Centri per l’Impiego.

La richiesta per garantire in tutta Europa un lavoro stabile, decoroso e di qualità per i giovani – anche stagisti – sarà ribadita anche oggi nel corso della Giornata Internazionale degli Stagisti 2022 dalla CES e dal Forum Europeo della Gioventù nel dibattito al Parlamento Europeo, cui prenderanno parte Manuela Geleng (DG EMPL, European Commission) ed alcuni membri del Parlamento Europeo, insieme ad una manifestazione che si terrà di fronte alla sede del Parlamento Europeo. 

I tirocini dovrebbero essere uno strumento di accesso o di reinserimento nel mondo del lavoro, a disposizione dei giovani e delle persone in difficoltà, ma senza delle normative Europee e Nazionali che prevedano tutele su un’adeguata retribuzione, formazione ed un controllo puntuale e capillare sugli abusi, rischiano di essere solo un mezzo di sfruttamento legalizzato da parte di aziende poco ‘trasparenti’.

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