Aumenta il prezzo del mattone: i dati Istat

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05.07.2022

In un periodo in cui imperano l’inflazione e l’incremento dei costi dell’energia, si inserisce un altro elemento considerevole: l’aumento del prezzo del mattone. A determinarlo è un’indagine dell’Istat. L’istituto nazionale di statistica, tuttavia, informa anche che il mercato in questione è “vivace”, nonostante le preoccupazioni e le incertezze legate alla pandemia e al conflitto in Ucraina.

PREZZO DEL MATTONE: I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2022

Durante i primi mesi del 2022 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate è cresciuto dell’1,7% in relazione al trimestre precedente. Inoltre, si registra un + 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nello specifico, l’Istat rileva che per le abitazioni esistenti (un corposo 80% sull’indice aggregato) il tasso di crescita è del 4,5%. Quanto alle nuove abitazioni, l’aumento è del 5%; in questo caso, si registra un leggero rallentamento. Nel trimestre precedente, infatti, il numero in percentuale era del 5,3, definito un massimo storico.

Gli aumenti catalogati sono su scala nazionale; non vi è un’importante disparità territoriale. In merito all’andamento del mercato e agli aumenti registrati l’Istat riporta: “Questi andamenti si manifestano in un contesto di persistente e vivace crescita dei volumi di compravendita – +12% l’incremento tendenziale registrato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il +15,7% del trimestre precedente -”.

AUMENTANO ANCHE I PREZZI DEGLI AFFITTI

A ciò si aggiunge un’analisi effettuata dell’Ufficio Studi di Idealista che rileva un aumento importante anche per ciò che riguarda gli affitti. In tal senso, si è verificato un incremento del prezzo di locazione del 7%.

Vincenzo de Tommaso, Responsabile del Centro Studi di Idealista, ha analizzato i risultati dello studio e ne ha ricavato che: “Complice anche il graduale miglioramento della situazione pandemica, da più di anno la domanda di abitazioni in affitto ha subito una forte accelerazione. Tuttavia, la mancanza di un’offerta altrettanto dimensionata e qualificata sta creando tensioni sui prezzi. Se questa situazione dovesse perdurare, le prime vittime dell’aumento degli affitti sarebbero giovani e famiglie a reddito più basso”.

de Tommaso ha inoltre approntato alcune stime per il prossimo futuro e ha rilevato che l’aumento dell’inflazione non farà che peggiorare la situazione nei prossimi mesi.

BONUS E INCENTIVI PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA

Con il decreto Sostegni bis sono state introdotte delle misure per favorire i giovani fino a 36 anni nell’acquisto della prima casa. Grazie alle facilitazioni previste dal bonus in essere e prorogato fino al prossimo 31 dicembre sarà possibile beneficiare di alcune agevolazioni come l’accesso immediato al Fondo di Garanzia per la prima casa; lo Stato, in tal senso, si espone nella misura dell’80% sull’acquisto dell’immobile. Consente, inoltre, di usufruire di aiuti fiscali come: l’esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e castale e la riduzione del 50% sugli onorari notarili.

Di certo con l’aumento dei prezzi applicare le agevolazioni, dal punto di vista dei compratori, diventa più complesso. Soprattutto considerando quanto incidano l’innalzamento dell’inflazione e dei costi di energia e carburante. Il quadro complessivo non è roseo; la nota positiva è la “vivacità” del mercato immobiliare, un trend sempre in crescita dal 2020, così come riporta l’Istat.

Servirebbe, a questo punto, una riforma del catasto per riportare equità sulla tassazione sul mattone. Non ulteriori prelievi, ma una diversa e più equa ripartizione del prelievo fiscale sugli immobili, così come evidenziato dal Rapporto IMU a cura della UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio.

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