In tutta Italia, oggi 2 ottobre, si celebra la Festa dei Nonni.

Istituita tramite la Legge 151/2005 dal Parlamento italiano, la ricorrenza nasce non solo come una giornata di festeggiamenti in famiglia, ma anche come occasione per riflettere sul prezioso rapporto tra giovani e anziani e per promuovere il dialogo intergenerazionale.

È facile seguire la vecchia retorica dei ‘giovani contro gli anziani’, (come l’influencer che nei giorni scorsi ha fatto notizia per la sua tremenda opinione sul voto delle persone anziane), più difficile è invece comprendere come la collaborazione tra ‘nonni e nipoti’ possa portare ottimi frutti, anche e soprattutto nel mondo del lavoro.

Ne è un esempio il reverse mentoring, pratica diffusa negli Stati Uniti già dalla fine degli anni ’90, attraverso la quale i giovani insegnano ai lavoratori più anziani ad utilizzare le skills che i nativi digitali padroneggiano (uso di internet, social networks e programmi Office) mentre, con la creazione di una relazione più stretta con i loro ‘Mentori digitali’, i Seniors aiutano Millenials e Gen Z ad orientarsi più agevolmente nel mondo del lavoro. Insomma, benefici per tutti. Il nostro Paese avrebbe un gran bisogno di pratiche come queste, visto che abbiamo la più bassa percentuale in Europa di ‘nonni social’ (in Italia solo il 10% degli utenti digitali ha tra i 65 e i 74 anni) e la più alta percentuale di Neet (oltre 2 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni non studiano e non lavorano).

Questo scambio non deve limitarsi al mondo del lavoro: le nonne e i nonni, e le persone anziane in generale, sono portatori di memoria.

In particolare, le nonne e i nonni di adesso, fanno parte della generazione che ha vissuto la stagione delle lotte per i diritti negli anni ’70. In questo momento storico, in cui la politica sembra ‘staccata dal mondo reale’, in cui i valori sociali sembrano messi in discussione e accantonati in favore del profitto a tutti i costi, le nonne, ossia le ‘ragazze degli anni ‘70’ potrebbero svolgere un ruolo cruciale di testimonianza e bussola per far sì che, in tema di diritti, non si torni indietro. Questo messaggio dovrebbe essere veicolato con una comunicazione nuova, fresca. E chi meglio delle nipoti e dei nipoti potrebbe farlo utilizzando i social?

Dal punto di vista della sfera familiare, se è vero che i nipoti aiutano i nonni a stare al passo con i tempi e a muoversi in rete, anche i Millennials dovrebbero essere molto grati ai senior: in Italia, infatti, 1 pensionato su 2 fornisce un fondamentale aiuto fisico ed economico alla propria famiglia che, senza il sostegno e la pensione del nonno o della nonna non riuscirebbe ad arrivare a fine mese.

Quando compreremo le pastarelle per festeggiare la Festa dei Nonni, ricordiamoci anche di questo.

Ufficio Stampa Uil pensionati