Zero emissions day

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21.09.2022

Oggi, come ogni 21 settembre, si celebra in tutto il mondo la ZeDay, ovvero la Giornata Zero Emissioni (Zero Emissions day). Quella di quest’anno è la 14esima edizione: la prima risale al 2008, quando la Climate Leadership Coalition la lanciò in Canada e Nuova Scozia. Obiettivo? accendere i riflettori sulla problematica delle emissioni nocive di CO2 per il pianeta, con l’intento di disegnare un progetto comunitario che porti nel più breve tempo possibile alla loro drastica riduzione.

Il Green Deal europeo: zero emissioni nette entro il 2050

Dal 2021 la neutralità climatica, ovvero l’obiettivo zero emissioni nette, è giuridicamente vincolante nell’UE. Da raggiungere entro il 2050, l’UE ha comunque fissato un obiettivo intermedio di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030.

Tutto questo è fissato dal Green Deal europeo: la tabella di marcia affinché l’UE raggiunga questo importante obiettivo.

La legislazione concreta che consentirà all’Europa di raggiungere gli obiettivi del Green Deal è stabilita nel pacchetto “Pronti per il 55 ” presentato dalla Commissione nel luglio 2021. Il pacchetto comprende la revisione della normativa esistente sulla riduzione delle emissioni e sull’energia, un progetto per realizzare un’economia circolare entro il 2050, la reazione di un sistema alimentare sostenibile e un sistema per proteggere la biodiversità e gli impollinatori.

Come verrà finanziato? La Commissione europea ha presentato a Gennaio 2020 il Piano di investimento per un’Europa sostenibile, che mira ad attrarre almeno 1000 miliardi di euro da pubblico e privato durante i prossimi dieci anni. All’interno del piano di investimento è presente il Fondo per una transizione giusta, progettato per supportare le regioni e le comunità più interessate da una transizione verde.

Il nostro futuro

Soprattutto in una giornata come questa è fondamentale soffermarsi sul nostro futuro. In che mondo vogliamo vivere? Quale sarà il futuro della società in un mondo sempre più carente di risorse e fin troppo sfruttato? Siamo sicuri che sia possibile scindere l’impegno per la realizzazione di una società più equa e sostenibile dall’impegno per fermare lo sfruttamento intensivo del pianeta Terra? Noi giovani abbiamo a cuore l’ambiente, si sa. FFF e tanti altri movimenti ambientalisti sono guidati da under 25 e si stanno rivelando determinanti per sensibilizzare popolazioni e governi sull’urgenza dell’azione per salvare il pianeta. In Italia le future generazioni sono al centro degli articoli 9 e 41 della Costituzione, che introducono la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.

Ma tutto questo non basta: dobbiamo immaginare e progettare un Paese e un’Europa diversi, in cui l’ambiente e la biodiversità non siano solo un vincolo, ma ciò che permetterà lo sviluppo dell’intera società umana e non solo di pochi, singoli, individui. La sostenibilità della società umana è intrecciata a quella della Terra.

Riccardo Imperiosi, Giovane avanti

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