“Il ruolo cruciale del Sindacato nel dibattito politico e sociale: aggiungi un posto al tavolo”

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04.06.2023

Nel panorama attuale, le questioni relative ai diritti dei lavoratori, alla tutela sociale, alla giustizia sociale, all’eliminazione delle disparità di genere e alla promozione di una dimensione equilibrata dell’attività lavorativa nella vita delle persone sono diventate sempre più urgenti. Tuttavia, è sorprendente constatare che lo spazio concesso al Sindacato nelle agorà istituzionali sia limitato, se non del tutto assente. Le decisioni politiche spesso si svolgono all’interno di un contesto autoreferenziale e partitico, che tralascia i problemi reali delle persone. Questa mancanza di considerazione ha portato ad una progressiva perdita di consensi e legittimità delle istituzioni politiche.

Ma se il Sindacato rappresenta uno specchio veritiero della nostra società, perché non coinvolgerlo più attivamente nel dibattito politico e sociale del Paese? È un interrogativo che sorge spontaneo. I tre sindacati confederali, CGIL, CILS e UIL, sono ancora gli unici credibili convogliatori di rappresentanza legittimati dalla gente. Mentre l’astensionismo è diventato una triste realtà nelle elezioni politiche degli ultimi due decenni, le elezioni sindacali nelle aziende e nelle fabbriche vedono una partecipazione attiva dei lavoratori nello scegliere i loro rappresentanti sindacali.

È evidente che il Sindacato ha un ruolo rilevante nel tessuto sociale ed economico del Paese, e le decisioni prese nei tavoli di discussione istituzionali riguardo all’investimento dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Sistema Nazionale di Salute e Solidarietà (SNSS) avranno un impatto diretto sulle condizioni di vita dei lavoratori. Pertanto, risulta cruciale coinvolgere i rappresentanti sindacali in questi processi decisionali.

Il modello tedesco: un esempio di successo

La Germania ha da tempo adottato un approccio unico alla partecipazione dei lavoratori nella Governance aziendale. Secondo la legge tedesca, le grandi aziende devono includere rappresentanti dei lavoratori nei loro consigli di amministrazione. Questo sistema ha dimostrato di essere incredibilmente efficace nel bilanciare gli interessi degli azionisti con quelli dei lavoratori, creando un ambiente di lavoro più equo e produttivo. Questa svolta rivoluzionaria nel nostro territorio potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui le aziende prendono decisioni e mettere i lavoratori al centro delle scelte aziendali. Tali questioni rappresentano l’essenza propria dell’attività sindacale, che si impegna a tutelare gli interessi dei lavoratori e ad affrontare le sfide socioeconomiche della nostra società.  Ed è proprio in occasione della prima tappa di “GO BEYOND”, che tra giovani sindacalisti abbiamo provato ad ideare una campagna social-pubblicitaria con slogan e  vignetta, dal titolo “AGGIUNGI UN POSTO AL TAVOLO”. L’obiettivo della campagna è di sensibilizzare l’opinione pubblica nel riconoscere il peso politico e il ruolo delle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative nel dibattito istituzionale così anche nei CDA aziendali, adottando un modello sindacale sulla scorta dell’esempio tedesco affinché sia riconosciuto alla rappresentanza sindacale “un posto” ai tavoli decisionali in tutti i livelli istituzionali ed anche ai tavoli aziendali.

I vantaggi della partecipazione del Sindacato: 

L’integrazione dei rappresentanti sindacali nei consigli di amministrazione aziendali offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, permette ai lavoratori di avere una voce diretta nelle decisioni che influenzeranno il loro lavoro e il loro benessere. Ciò favorisce un dialogo aperto e costruttivo tra lavoratori e dirigenti aziendali, promuovendo la fiducia e l’armonia all’interno dell’organizzazione.

I rappresentanti sindacali portano con sé una vasta esperienza e una conoscenza approfondita delle esigenze e delle preoccupazioni dei lavoratori. Questo contribuisce a promuovere politiche aziendali più socialmente responsabili, che pongono l’accento sulla sostenibilità e sul benessere dei dipendenti.

Un terzo vantaggio è rappresentato dalla stabilità aziendale. Quando i lavoratori si sentono parte integrante del processo decisionale, sviluppano un senso di appartenenza e si impegnano maggiormente nel loro lavoro. Ciò può portare a un aumento della produttività e alla riduzione del turn-over del personale, garantendo una maggiore stabilità per l’azienda nel lungo termine.

Quali sono le preoccupazioni?

Mentre il modello tedesco ha dimostrato il suo successo, ci sono ancora alcune resistenze riguardo all’implementazione di questa pratica in altri Paesi. Alcuni sostenitori delle politiche aziendali tradizionali temono che l’introduzione del Sindacato nei consigli di amministrazione possa rallentare il processo decisionale o creare conflitti interni. Tuttavia, la realtà tedesca dimostra che questi timori sono infondati e che la collaborazione tra lavoratori e dirigenti può portare a risultati positivi per tutte le parti coinvolte.

Qual è dunque la strada verso il cambiamento?

È fondamentale promuovere un dialogo costruttivo tra i rappresentanti sindacali e i dirigenti aziendali, al fine di sviluppare politiche e strategie che riflettano gli interessi di entrambi.

In questo senso, l’integrazione del Sindacato nei consigli di amministrazione aziendale rappresenta una svolta rivoluzionaria per il mondo del lavoro. Questo approccio favorisce una maggiore equità e stabilità all’interno delle aziende, garantendo una voce diretta ai lavoratori e promuovendo politiche socialmente responsabili. È tempo di abbracciare il cambiamento e di creare un ambiente lavorativo in cui i lavoratori siano considerati partner strategici nel successo delle aziende. Solo così potremo costruire un futuro lavorativo più giusto e sostenibile.

Aggiungere un posto al tavolo significherebbe ampliare la partecipazione democratica, promuovere una politica più inclusiva e rendere più efficaci le decisioni prese nell’interesse della collettività. È ora di ascoltare la voce dei lavoratori e di garantire loro una rappresentanza adeguata nei processi decisionali che influenzeranno il loro futuro e quello del Paese nel suo complesso.

Aggiungere un posto al tavolo non è solo una questione di opportunità, ma anche di responsabilità nei confronti di una consistente parte della popolazione che merita di essere ascoltata e considerata.

Giulia Di Giovanni, Cosimo Gagliani, Matteo Zaccariello, Lorenzo Moreschi

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