Printmed-3D: la medicina personalizzata tra innovazione e formazione
22.04.2023
Tecnologia e medicina. Un binomio che si è già rivelato sinonimo di innovazione e speranza: sono sempre state frequenti le implementazioni delle più recenti tecnologie in campo medico, ma dal definitivo exploit della robotica, della realtà virtuale e della stampa 3D queste si sono moltiplicate esponenzialmente, andando a trasformare completamente tutto il mondo medico. Uno dei progetti più importanti in questo senso l’ha sviluppato l’Università Statale di Milano, un progetto che mira a rendere realtà la medicina personalizzata.
Printmed-3D
Lo scorso 31 marzo, nella splendida cornice del Centro Internazionale di Brera, è stato presentato Printmed-3D, un progetto di ricerca scientifica e tecnologica multidisciplinare che mira alla creazione di nuove soluzioni abilitanti per la medicina personalizzata e per la formazione avanzata in ambito medico-chirurgico. Il progetto è finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito della Call Hub Ricerca e Innovazione, e nasce dall’incontro di due ricercatori dell’Università degli Studi di Milano: Paolo Milani, Professore Ordinario di Struttura della Materia e Direttore del Centro Interdisciplinare Materiali e Interfacce Nanostrutturati, e Gian Vincenzo Zuccotti, Professore Ordinario di Pediatria Generale e Specialistica e Presidente del Comitato di Direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia
La nuova frontiera della medicina
Cosa fa Printmed-3D? Sostanzialmente realizza modelli di organi “personalizzati”: l’elaborazione parte, infatti, proprio dai dati del paziente, ottenuti con tac e risonanze, e continua con dei processi di stampa 3D – col metodo additivo – in cui vengono utilizzati materiali polimerici innovativi. Così facendo il prodotto finale sarà un modello anatomico con caratteristiche meccaniche e funzionali simili a quelle del corrispettivo naturale. Non solo, anche i modelli virtuali alla base delle stampe sono fondamentali: se utilizzati in ambienti di realtà virtuale immersiva ed aumentata, possono essere dei formidabili strumenti per la pianificazione dei più complessi interventi chirurgici.
Innovazione e formazione
Sostanzialmente è come se i medici guardassero dentro il tuo corpo e lo facessero in alta definizione con la possibilità di ingrandire, ruotare, alzare ogni tuo organo. Sia gli specializzandi che i chirurghi più esperti hanno così la possibilità di simulare realisticamente interventi chirurgici in un ambiente completamente privo di rischi, senza limiti di iterazione e confrontandosi in modo sicuro con ciò che li attenderà in sala operatoria.
Il risultato è una pratica medico-chirurgica più sicura per il paziente che favorisce migliori risultati a costi più sostenibili per il sistema sanitario. Insomma, un progetto che mette d’accordo innovazione e formazione.
Pensiamo alle innumerevoli operazioni complicate, alle scelte che a noi estranei dalle sale operatorie sembrano impossibili, e che un chirurgo deve prendere in una frazione di secondo, alla speranza che i progressi della ricerca danno ai malati e ai loro cari. Un progetto senza dubbio rivoluzionario, che si spera possa dare finalmente il risalto che merita alla medicina personalizzata. Perché non c’è sanità più efficace di quella che si concentra sul singolo individuo, personalizzata secondo le esigenze di ognuno.
Riccardo Imperiosi, Direttore Giovane Avanti!
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