PNRR e risorse: i giovani grandi assenti
11.06.2023
A seguito della prima giornata seminariale della IV Edizione del Go Beyond, interrogandoci sul quesito del come condizionare e determinare le scelte politiche sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, abbiamo voluto lanciare una campagna provocatoria.
Non è solo una questione di nomi ed acronimi ma è una riflessione importante, considerare che un piano europeo chiamato Next Generation EU, nel nostro paese diventa l’occasione per un ennesimo acronimo freddo, fatto di pure consonanti e senza alcuna attinenza alle future generazioni racconta già la direzione di prospettiva che la politica ha voluto affidare a queste risorse.
PNRR: e i giovani?
Tra i pilastri del PNRR non figura un capitolo Giovani o Nuove generazioni ma è stato previsto che questi siano una costante trasversale a tutte le missioni del Piano. Noi questa trasversalità non la vediamo, non la tocchiamo con mano, e vediamo solo istituzioni in forte difficoltà nel capire come spendere le risorse, con la grande probabilità di arrivare a spenderle solo per fretta o paura di perdere i finanziamenti, il tutto con ampia distanza da una prospettiva di progettazione di un’Italia migliore per le generazioni future.
La possibilità di rivoluzionare il meccanismo di transizione digitale e ambientale di questo Paese passando per sanità, infrastrutture e istruzione, purtroppo, non è un messaggio a conoscenza di tutti.
Nell’ipotesi che il rischio di perdere questa opportunità diventi concreto, abbiamo ipotizzato all’interno del progetto “Go Beyond” una campagna di sensibilizzazione, che arrivi dalla mobilitazione fino allo sciopero generale per indirizzare il governo e la politica tutta ad una ampia consapevolezza della necessità di coinvolgimento e concertazione degli organismi intermedi nel partenariato sociale e dei giovani come confronto costante in ogni tavolo dedicato al PNRR.
“Purché non restino risorse”
La campagna mediatica “Purché non restino risorse” parte con l’ideazione di una grafica accattivante e provocatoria, la cui diffusione avviene tramite tutti i canali social, e con la distribuzione di volantini e roll-up e la canalizzazione della discussione all’’interno dei territori.
Tutte le sedi sindacali, tutte le aziende sindacalizzate, in ogni luogo dove è possibile fare assemblea o dibattito ha senso sensibilizzare sullo stato dell’arte della spesa del Piano, dei ritardi, sulla pianificazione dei progetti, sulle risorse e sul capitale umano impegnato o preventivato.
Questa iniziale sensibilizzazione dovrebbe sfociare in una diffusione di massa, in manifestazioni pubbliche, in incontri istituzionali ad hoc sull’argomento e sulla richiesta di un coinvolgimento più diretto dei corpi intermedi.
Una grande lente d’ingrandimento su un argomento spesso sfiorato, sempre nominato e mai troppo approfondito dalla discussione pubblica e dalla gente comune.
Giovani = Futuro
Crediamo che l’occasione di avere una fetta così ampia di risorse europee, che in parte sono a debito per le prossime generazioni, debba necessariamente passare per la consapevolezza ed una partecipazione più ampia soprattutto di chi un domani dovrà ripagare questi investimenti ed effettivamente dovrà coglierne i frutti promessi.
Spendiamo tutto, spendiamolo bene e soprattutto spendiamolo assieme ai giovani.
Progettare un Italia del futuro senza la partecipazione del futuro stesso sarebbe imperdonabile.
Riccardo Imperiosi, Francesco Fioretti, Francesco Lamonea, Pietro Dellepiane, Emma Melorio, Valerio Camplone, Cristina Costanzi
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