Le migliori scuole d’Italia: pubblicato l’ultimo aggiornamento di Eduscopio

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30.11.2022

Ieri la Fondazione Agnelli ha pubblicato l’aggiornamento annuale di Eduscopio, il portale di riferimento per la valutazione degli istituti superiori, con milioni di visitatori unici che usano il servizio per scegliere al meglio quale istituto frequenteranno. Sono stati presi in considerazione fattori come il rendimento dei diplomati al primo anno di università, tasso di occupazione e coerenza riscontrata tra studio e lavoro, ma solo negli istituti tecnici e professionali.

L’analisi

L’analisi si concentra sui dati di un milione e 289 mila diplomati in tre successivi anni scolastici (2016/17, 2017/18 e 2018/19) in circa 7.700 istituti secondari di secondo grado paritarie e statali.

Invece sono 500 mila i soggetti dell’indagine sul mercato del lavoro, che ci restituisce l’immagine di una situazione chiaramente compromessa dalla pandemia – si parla degli ultimi diplomati pre-Covid – sia in termini occupazionali che di stabilità.

Per quanto riguarda il ponte tra scuola e università si registra un aumento degli studenti degli istituti tecnici e professionali che, nonostante il chiaro focus sul mondo del lavoro che hanno questi istituti, scelgono un percorso universitario: il 30%, un diplomato su tre.

Le migliori scuole d’Italia: le grandi città

Il primato per il miglior liceo d’Italia spetta al Nervi di Morbegno, in provincia di Sondrio (Valtellina).

Milano  e provincia: il miglior liceo classico è l’“Antonio Banfi” di Vimercate, il miglior scientifico il “Leonardo Da Vinci”, l’istituto paritario “Orsoline di San Carlo” di Saronno il miglior linguistico, il “Greppi” il migliore delle scienze umane e infine al “Preziosissimo Sangue” di Monza il primato per il miglior artistico. Lato istituti tecnici i migliori sono il “Francesco Viganò” di Merate (ambito economico) e ancora l’”Alessandro Greppi” di Monticello (ambito tecnologico), mentre nei professionali si distinguono l’istituto paritario “Collegio Ballerini” di Seregno per l’ambito dei servizi, mentre l’“Antonio Parma” di Saronno si conferma il miglior Istituto Professionale Industria e Artigianato. Per quanto riguarda l’aspetto occupazionale il primato è dell’Istituto Tecnico Economico “Regina Mundi” di Milano.

Roma e provincia: i migliori scientifici e classici sono rispettivamente il “Righi” e il “Giulio Cesare”, primato anche per la new entry “Renzo Levi” tra i linguistici. Il “Sant’Orsola” si conferma come miglior artistico e lo stesso vale per il “Giordano Bruno” nel campo delle scienze umane.

I tecnici premiati sono il “Livia Bottardi” per l’ambito economico e il “Boaga” per l’ambito tecnologico. Tra i professionali, per i servizi troviamo il “Tor Carbone” e per industria e artigianato il “Cattaneo”. Capitolo occupazionale: menzione d’onore per il “Michelangelo Buonarroti” di Frascati (ambito economico) e per il “Volta” (ambito tecnologico).

Napoli e provincia: i migliori licei sono il “Publio Virgilio Marone” di Meta (classico), il “Giuseppe Mercalli” (scientifico), il “Carlo Urbani” di San Giorgio a Cremano (linguistico), il “Pascal” di Pompei e, infine, il “Francesco Durante” di Frattamaggiore (scienze umane). I tecnici degni di nota sono il “Copernico” di Frattamaggiore, eletto ancora il migliore in ambito tecnologico, e il “Pagano-Bernini”, anch’esso il migliore ma in ambito economico. L’istituto di Roccarainola si conferma come primo tra i professionali per i servizi, mentre il “Leone-Nobile” di Nola risulta il migliore in ambito industria e artigianato.

Sappiamo che al di là delle eccellenze, la scuola è per tutti studio, conoscenza, cultura, ma è anche educazione, spazio di crescita civile e di cittadinanza, luogo in cui nascono i primi affetti.

Quello che invece sembra passare in secondo piano è l’importanza di un orientamento universitario adeguato. Spesso bisogna rivolgersi altrove per ricevere informazioni sulle tante possibilità che ci sono dopo la scuola. E la mancanza di una scelta universitaria adeguata significa incertezze e problemi futuri nella scelta di una professione.

E forse la scuola dovrebbe fornire anche un orientamento professionale adeguato.

Orientare significa mettere i ragazzi nella condizione di prendere coscienza di sé.

Riccardo Imperiosi, Direttore Giovane Avanti!

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