La Piattaforma Digitale Nazionale Dati

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25.10.2022

La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) consente di scambiare informazioni in maniera semplice e sicura, aprire canali tra gli uffici pubblici e, soprattutto, permette che questi dialoghino tra loro per arrivare alla c.d. interoperabilità. Una piattaforma che deve rendere operativo il principio “once only” e consentire l’analisi dei big data prodotti dalle amministrazioni.

Il principio è contenuto nel Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione 2021-2023 che prevede il principio del “once-only” in base al quale le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni che gli sono già state fornite.

Si tratta di un progetto previsto nell’ambito del PNRR e coordinato dal Dipartimento per la trasformazione digitale in collaborazione con Pago PA Spa per abilitare lo scambio di informazioni tra Enti e Pubblica Amministrazione con la finalità di favorire quella interoperabilità necessaria dei sistemi informatici degli uffici e delle basi di dati pubbliche. Il PNRR ha individuato nella transizione digitale una delle missioni fondamentali per dare al Paese un nuovo assetto più moderno dal punto di vista tecnologico e informatico, investendo più del 21% del PNRR su questo fronte, e per questo motivo è stata formulata la strategia Italia Digitale 2026.

Uno dei punti chiave è “disporre di servizi e piattaforme pubbliche al servizio di cittadini e imprese, completamente digitalizzate e interconnesse tra loro secondo il principio “once only”, per ribaltare la dialettica tra Stato e cittadini. Infatti, se prima il cittadino doveva farsi carico di tutti i documenti necessari per le pratiche amministrative, domani sarà la Pubblica Amministrazione a dover pre-compilare digitalmente tutto. I cittadini accederanno alla PA una sola volta, lo Stato farà il resto”

I Comuni italiani interessati a aderire a questa Piattaforma dovranno presentare la loro richiesta anche per poter accedere ai fondi.

Quindi le amministrazioni che chiederanno di aderire a questa Piattaforma dovranno essere autenticate e autorizzate dalla Piattaforma e saranno in grado scambiare dati, di visualizzare informazioni, ma soprattutto di erogare i servizi richiesti dai cittadini o dalle imprese in tempi rapidi e in maniera efficace.

Tutto ciò serve per semplificare, ma soprattutto anche velocizzare i tempi di fruizione dei servizi pubblici, garantendo, al contempo, la sicurezza dei dati degli interessati.

Una struttura sicura, dunque, che potrebbe migliorare notevolmente l’accesso per i cittadini e mettere insieme le varie ramificazioni dei servizi pubblici. Un percorso di digitalizzazione che da tanto tempo attendevamo in Italia.

Giulia Cavallari, Giovane Avanti

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