In Italia vivere da soli non conviene!

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29.07.2023

A fare i conti in tasca ai single – o fuorisede – italiani è Moneyfarm, una società di consulenza finanziaria indipendente che ha recentemente calcolato come chi abita da solo spenda mensilmente circa 570 euro in più di una coppia.

I single in Italia

Questo non è un dato che riguarda poche persone. Sono circa 8 milioni – pari a poco più del 13,5% della popolazione – i single in Italia, a cui va aggiunto una parte significativa di chi è attualmente fuori sede per motivi di studio o lavoro, il cui ammontare totale si avvicina ai 5 milioni.

Mediamente le famiglie con un solo componente ammontano al 35% in ogni zona d’Italia, con il Sud unica eccezione a scendere sotto al 30%. Si tratta di persone che per la maggior parte sono anziani – gli over 65 sono il 51% – e veri e propri single: “«si nota che la maggioranza (40%) è composta da veri e propri single: sono 3.331.000 le persone che hanno scelto di stare da sole (per il momento), circa il 6% della popolazione italiana”.

Sono milioni di persone che si trovano ad affrontare da sole spese per l’affitto – che vanno alzandosi sempre più – utenze, spesa alimentare e quant’altro. La spesa media mensile per chi vive da solo è di 1.796 euro, con un minimo di 1.666 euro per gli over 65 e un massimo di 1.957 euro per la fascia d’età 35-64 anni. Una coppia invece conta costi mensili pari a 2.451 euro: se si divide per i due partner tale spesa, si arriva alla cifra di 1.225 euro al mese, 571 euro in meno rispetto ai 1.796 euro stimati per un single.

In cosa si spende di più?

Ovviamente la spesa per l’affitto o il mutuo pesa molto di più sulle tasche di una persona che vive da sola, non avendo altri con cui dividere la somma. E’ vero, avrà bisogno di un’abitazione grande la metà, ma comunque spende molto di più: mediamente il surplus di spesa è di 338 euro mensili (+71%), cifra che ovviamente varia in base alle zone (città-periferia-campagna) e alle singole aree di riferimento. Da menzionare sicuramente il caro-affitti che sta interessando tutta la penisola negli ultimi mesi: è ovvio che tale surplus sarà esponenzialmente maggiore nelle grandi città – Roma, Milano, Bologna, Firenze – dove ormai permettersi un’abitazione non condivisa con altri è diventato un lusso che in pochi possono permettersi.

Anche il costo dei mobili e altri servizi per la casa pesa, con una media del 66% in più (circa 36 euro mensili) rispetto a chi convive. Infine, ciò che va a pesare di più dopo le spese per la casa sono le spese alimentari: in questo caso è il prezzo a penalizzare i single, diminuendo all’aumentare della quantità venduta (almeno al chilo). Il che si traduce in una spesa media di 304 euro al mese contro i 236 euro di chi convive: un surplus di 68 euro mensili (+29%).

Ma quanto si risparmia davvero a convivere?

Il rischio di queste statistiche è che non si riesca a cogliere l’enormità di queste cifre. Non è colpa nostra, è quel “gioco psicologico” su cui fanno affidamento tutte le grandi compagnie per i loro abbonamenti (basti pensare ai servizi di streaming): una cifra mensile che non sembra poi così alta e che alla fine dell’anno ammonta a diverse centinaia di euro. Secondo le stime di Moneyfarm, chi va a convivere a 45 anni, dopo soli cinque anni avrà risparmiato 34.260 euro. Chi va a convivere a 35 anni, a 50 anni avrà risparmiato 102.780 euro. Chi va a convivere a 25 anni, a 50 anni avrà risparmiato ben 171.300 euro. Una cifra enorme.

Riccardo Imperiosi, Direttore Giovane Avanti!

 

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