Giornata Mondiale dell’ambiente

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05.06.2022

Oggi, come ogni 5 giugno, si festeggia la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Una giornata simbolica in cui tutti noi dobbiamo soffermarci a pensare al futuro e alla salute del mondo in cui viviamo. Questa giornata fu proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1972 e si festeggia ininterrottamente dal 1974, dove il primo slogan fu Only One Earth.

Quindi riflettiamo: quanto siamo in debito con la Terra? Cosa rischia l’essere umano?

Overshoot day: quanto siamo in debito con la Terra?

L’overshoot day è il giorno del sovrasfruttamento delle risorse terrestre. Ossia il giorno in cui l’umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno e, quindi, da quale giorno siamo in debito di risorse con la Terra.

Lo scorso anno l’overshoot day globale è stato il 29 luglio. Siamo in debito con la Terra per 155 giorni di risorse, il che vuol dire che servirebbero quasi due pianeti (1,75 per la precisione) per soddisfare il fabbisogno di risorse dell’umanità! In Italia la data è addirittura il 15 maggio, negli USA e in Canada il 13 marzo.

Per preoccuparsi ancora di più basta vedere il trend: fino al 1970 non c’erano giorni in overshoot, nel 1980 ce ne sono stati 57, nel 1990 erano 82, nel 2000 sono saliti a 100 e nel 2010 sono arrivati a 147.

Il riscaldamento globale

L’attuale temperatura media Terra è più alta di 0,85ºC rispetto ai livelli della fine del 19° secolo. Ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo dei precedenti decenni, da quando sono iniziate le prime rilevazioni, ovvero nel 1850. Nel frattempo i ghiacciai si sciolgono e gli oceani salgono di livello e si acidificano.

Il riscaldamento globale è causato dalle attività umane che determinano il rilascio nell’atmosfera di gas che, seppure presenti anche in natura, finiscono per incrementare la loro densità sconvolgendo la quantità di energia presente sulla Terra e aumentandone la temperatura. La CO2 ad esempio è responsabile del 63% del riscaldamento terrestre causato dall’uomo.

Un aumento di 2ºC rispetto alla temperatura dell’era preindustriale viene considerato dagli scienziati come la soglia oltre la quale vi è un rischio di gran lunga maggiore che si verifichino mutamenti ambientali potenzialmente catastrofici. Per questo motivo, anche se con notevoli difficoltà, la comunità internazionale ha riconosciuto la necessità di mantenere il riscaldamento sotto i 2ºC.

La tutela dell’ambiente e della biodiversità in Costituzione

L’Italia non sta ferma e l’8 febbraio 2022, per la prima volta dal 1948, sono state approvate delle modifiche ai “Principi fondamentali” – agli articoli 9 e 41 – della Costituzione, che introducono la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali tra i principi fondamentali della Carta costituzionale.

Con la modifica dell’articolo 9, la legge costituzionale introduce tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Stabilisce inoltre che la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

La riforma è intervenuta anche sul secondo comma dell’articolo 41. La nuova formulazione dispone che l’attività economica privata è libera, e non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o “in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

 

Riccardo Imperiosi

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