Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di stupefacenti

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26.06.2022

Ogni 26 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droghe. Istituita con la risoluzione 42/112 del 7 dicembre 1987 dall’Assemblea Generale dell’ONU, questa esprime la determinazione dei Paesi membri di rafforzare l’azione e la cooperazione per una lotta comune alla droga, oltre a sensibilizzare la comunità sul problema. In Italia i consumatori di sostanze stupefacenti che fruttano al mercato nero quasi 16 miliardi di euro, perlopiù tramite l’acquisto di cannabis (circa il 40%) e cocaina (31%), sono milioni: circa 5,7 quelli di cannabis, quasi un milione quelli di cocaina e poco meno di un milione gli altri sommati (eroina, droghe sintetiche, anfetamine, LSD).

Traffico di droghe: un trend preoccupante

L’ecatombe causata dalle overdose continua a mostrare un trend preoccupante: cresce il consumo di droghe pesanti come cocaina ed eroina e cresce il numero di casi di morte per overdose. Solo dal 2018 al 2019 sono aumentate dell’undici percento, passando da 336 a 373. Di questi quasi la metà muore per eroina, uno su cinque per cocaina.

Sul fronte della lotta alla detenzione e spaccio, sono più che dimezzati i sequestri di cannabis e hashish (solo 40mila kg contro i 115 e 110mila del 2019 e 2018), mentre sono più che raddoppiati quelli di cocaina (8 mila kg: nei quattro anni precedenti i sequestri sono stimati tutti intorno ai 4mila) e più che triplicati quelli di droghe sintetiche, soprattutto in pasticche (52mila dosi contro le 26mila del 2018 e le 19mila del biennio 2016-17).

E tra i giovani?

In Italia sono circa 860mila i ragazzi – più del 30% degli studenti italiani – ad aver utilizzato almeno una sostanza stupefacente nella loro vita. Buona parte di questi, circa il 25% degli studenti, ammette di averne fatto uso anche nell’ultimo mese.

Per quanto riguarda il mercato, oltre alla solita cannabis che rimane la sostanza maggiormente utilizzata, crescono anche i cannabinoidi sintetici, le NPS (New Psychoactive Substances) e la cocaina: tutte sostanze molto più chimiche e pericolose della prima.

La mafia regna sovrana

Solo negli ultimi anni, anche considerando la pandemia che ha colpito ogni tipo di economia al mondo, la mafia ha triplicato l’investimento negli stupefacenti. Numeri da capogiro, soprattutto in un momento di recessione globale. Infatti, nonostante numerosi controlli – soprattutto nei porti di Gioia Tauro, Salerno, Genova e Livorno – riescono a far entrare e uscire dal paese almeno il triplo. Per ogni chilo sequestrato ce ne sono tre che passano liberamente i controlli, ingrassando le tasche delle cosche e rovinando migliaia di giovani nel paese.

 

Riccardo Imperiosi – Giovane Avanti!

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