Droghe e Tossicodipendenze: sempre più giovani

3' di lettura
Mi piace!
100%
Sono perplesso
0%
È triste
0%
Mi fa arrabbiare
0%
È fantastico!!!
0%

14.11.2022

Sempre più giovani tra gli oltre 123mila assistiti nel 2021 presso i Ser.D.

L’età dei tossicodipendenti in carico ai Servizi pubblici per le dipendenze si abbassa drasticamente. Infatti, i nuovi utenti hanno un’età media di circa 34 anni, contro i 43 anni degli utenti già sottoposti a trattamento. Il più delle volte si tratta di maschi – il rapporto è di una donna ogni 6 uomini – di nazionalità italiana.

È l’identikit che emerge dal “Rapporto tossicodipendenze 2021”, analisi a livello nazionale dei dati rilevati attraverso il Sind (Sistema informativo nazionale per le dipendenze), pubblicato sul sito del Ministero della Salute.

AUMENTO ESPONENZIALE DELL’ASSISTENZA PRESTATA DAI Ser.D.

Lo scorso anno, come si evince dal report, “i 574 servizi in Italia (Ser.D.) hanno prestato assistenza complessivamente a 123.871 soggetti dipendenti da sostanze (su un totale di 203.920 contatti): di cui 15.653 sono nuovi utenti, ovvero il 12,6%, e 108.218 sono soggetti già in carico o rientrati dagli anni precedenti”.

Circa l’86% dei pazienti totali (vecchi e nuovi utenti) sono maschi e prevalentemente di nazionalità italiana (91%), soprattutto per quanto riguarda la quota delle donne (94,5%).

Mentre, la maggior parte degli stranieri, proviene dal continente africano (3,6%) e da altri Paesi europei (2,7%).

L’ETÀ MEDIA DEGLI UTENTI

Sul totale degli utenti che si sono interfacciati con i Ser.D., le categorie di età più frequenti sono quelle tra i 35 e i 54 anni, mentre nei nuovi utenti le età più esposte sono quelle tra i 20 e i 39 anni.

Anche l’analisi dell’età media conferma che i nuovi utenti risultano più giovani, con un’età media di 33,9 anni, rispetto ai 42,9 degli utenti già in carico o rientrati in trattamento.

CONDIZIONE ABITATIVA, CULTURALE E LAVORATIVA

Per quanto riguarda la condizione abitativa, la maggior parte degli utenti maschi vive con la famiglia di origine (27%), mentre le femmine abitano soprattutto con il proprio partner e/o i figli (26,3%). Solo il 10% circa vive da solo.

Chi ha figli vive con loro in circa il 46,4% dei casi.

Il 58,9% ha una fissa dimora, sia tra i nuovi utenti che tra quelli vecchi.

Per quanto riguarda il livello culturale, il 71,9% degli utenti ha un livello di istruzione secondario.

I vecchi utenti, occasionalmente, possiedono livelli di istruzione elevati rispetto ai nuovi utenti.

Contemporaneamente, i vecchi utenti possiedono titoli di studio elementare e secondario.

Il 34% delle persone già in carico e il 28,3% dei nuovi utenti dichiarano di avere una occupazione stabile e, rispettivamente, il 9,3% e il 7,7% un’occupazione saltuaria.

Le persone disoccupate sono il 29,5% negli utenti già in carico e il 26,1% nei nuovi utenti.

LE DROGHE: CAMBIANO LE PREFERENZE

Il 63,8% degli utenti sottoposti a trattamento per uso di droga è in carico presso i servizi per utilizzo primario di oppiacei. Tale percentuale scende al 26,3% tra i nuovi utenti, mentre tra le persone già in carico o rientrate arriva al 69,3%.

L’eroina, invece, rimane la sostanza primaria più usata dall’insieme degli utenti in trattamento. Tuttavia, la proporzione di persone sul totale dei trattati che la scelgono come sostanza da somministrarsi, diminuisce nel corso degli anni.

Tra nuovi utenti la cocaina risulta sostanza primaria d’abuso nel 43% dei casi, mentre per gli utenti già trattati tale dato è pari al 20,4%.

Nel tempo è aumentata la proporzione di persone che richiedono un trattamento per uso di cocaina, in particolare tra i nuovi utenti, per i quali la dipendenza da cocaina rappresenta in assoluto il problema principale.

L’accesso ai servizi per uso primario di cannabis riguarda circa il 27,6% dei nuovi utenti e il 9,1% dei pazienti già in carico dagli anni precedenti presso di servizi di assistenza. Per la cannabis negli anni più recenti si osservano valori tendenzialmente decrescenti per i nuovi utenti.

Giuseppe Ciacco

Articoli Correlati