Bonus centri estivi. mancano le linee guida a livello nazionale.
07.06.2022
Manca pochissimo alla fine della scuola e le famiglie sono alle prese con l’organizzazione della stagione estiva per i più piccoli. Chi può prenotare la vacanza per agosto deve però fare i conti con giugno e luglio e parte di settembre. Come fare? Il bonus baby sitting e centri estivi non è stato inglobato dall’Assegno Unico. A livello regionale e locale c’è chi si è attrezzato per erogare comunque un contributo alle famiglie per le attività estive dei figli.
Il Governo ha previsto dei fondi da destinare a tale scopo, ma mancano le linee guida a livello nazionale. In attesa della pubblicazione del bando nazionale, che fare? I genitori stanno prenotando il posto per il proprio figlio nelle varie strutture private, con un costo mensile che può arrivare anche fino a 500 euro. Si tratta della cifra, dove richiesta, che si pagherà senza la domanda on line per i bonus centri estivi 2022. Il dato ci arriva da alcune Regioni che si stanno organizzando autonomamente per offrire soluzioni alle famiglie.
BONUS REGIONI E COMUNI
Ad esempio Valle d’Aosta e l’Emilia Romagna, hanno già stanziato il cosiddetto bonus rette, con un fondo di 6 milioni di euro a disposizione.
Per l’Emilia Romagna il bonus è riservato alle famiglie con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata). Quindi i nati dal 2009 al 2019, per un contributo massimo di 336 euro a figlio e nel limite di 112 euro a settimana. Entro il 30 giugno 2022, i Comuni e le Unioni di Comuni pubblicheranno l’elenco dei Centri estivi pubblici e privati aderenti al progetto, ai quali le famiglie potranno iscrivere i bambini e i ragazzi. Per ottenere il contributo, bisogna presentare l’attestazione Isee 2022 o, se non se ne è in possesso, quella 2021, con limite massimo di reddito entro i 28mila euro.
Per Aosta il Comune ha presentato la sua proposta per l’estate già da marzo scorso e questa comprendeva anche l’emissione di voucher per aiutare le famiglie che avrebbero scelto di avvalersi dei centri estivi privati. Nella delibera n. 42 del 17 marzo, si legge che il sostegno è previsto su richiesta e con modalità di rimborso per le famiglie con minori dai 4 ai 17 anni che parteciperanno ai centri estivi organizzati da operatori socio economici “principalmente sul territorio del Comune di Aosta, e in subordine, sul territorio Regionale”. Nella stessa delibera si stabilisce la fruizione dei rimborsi per quattro settimane. Si legge inoltre che saranno pari a 75 euro a settimana a fronte di un Isee da 0 a 8.000 euro. Con un Isee da 8.000 a 15.000 euro, il rimborso sarà pari a 40 euro a settimana e scenderà a 25 euro a settimana con un Isee da 15.000 a 22.000 euro.
In Piemonte solo alcuni comuni si sono mobilitati. Come ad esempio quello di Torino, con l’iniziativa “Estate Ragazzi”, dove per usufruire delle tariffe agevolate è necessario possedere la dichiarazione Isee 2022.
TARIFFARIO
Ogni Regione per i centri estivi ha un proprio “tariffario” per così dire, con prezzi in linea con il costo della vita sul territorio. Questo vale anche per ciò che riguarda i centri estivi. Al Sud Italia, un mese di frequenza (dal lunedì al venerdì con pranzo incluso) oscilla tra 250 e 300 euro a figlio, man mano che ci si sposta in grandi città o al Nord, ecco che il costo lievita fino ad arrivare a 500 euro e oltre, cifra che, per molte persone, rappresenta anche il 40%, se non di più, dello stipendio e che sarebbe impossibile da sostenere, senza un aiuto statale.
Per accedere al contributo economico, ottenendo quindi uno sconto o rimborso sul pagamento delle rette per i centri estivi privati del proprio comune, è indispensabile munirsi di Isee.
Pubblicato il bando INPS
L’Inps ha pubblicato un nuovo bando per il bonus centri estivi. Da non confondere però con lo strumento introdotto in piena emergenza Covid come alternativa al bonus per l’acquisto di servizi di baby sitting, in quanto non esiste più. Tuttavia, così come per il bonus vacanze, anche per il bonus centri estivi c’è un’alternativa. Un apposito bando pubblicato ogni anno dall’Inps che però interessa una platea ristretta di persone. Si tratta, infatti, di un bando rivolto ai soli dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, come pure ai pensionati utenti della Gestione dipendenti pubblici.
Iscrivendosi al bando, dunque, i dipendenti pubblici in servizio o in pensione possono concorrere all’assegnazione di contributi, riconosciuti a titolo di rimborso spese, per la partecipazione ai centri estivi diurni in Italia. Un bonus centri estivi vero e proprio quindi, con il limite che a poterlo richiedere sono solamente i dipendenti (e pensionati) statali. Questi ovviamente devono soddisfare altri requisiti per sperare di avere diritto al bonus d’importo massimo settimanale di 100 euro. Sul sito dell’Inps è possibile trovare tutte le informazioni del caso.
Ad oggi, come abbiamo detto, non c’è alcun bando per i bonus centri estivi 2022. Sappiamo però che, fino allo scorso anno, l’ammontare della soglia Isee era di 28 mila euro al massimo. Il limite reddituale si sposa però con altri requisiti che rappresentano una via preferenziale per l’accesso al contributo. I contributi sono destinati anche alle famiglie monogenitoriali e anche a quelle nelle quali uno dei due genitori o entrambi siano in cassa integrazione o disoccupati. Attenzione però! Chi è disoccupato, deve dimostrare di essere impegnato in progetti di ricollocamento.
Quel che Adoc consiglia è di attivarsi subito per verificare che il proprio comune di residenza o Regione abbia attivato i bandi per l’iscrizione al centro estivo comunale.
ADOC
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