Sergio Turone, Storia dell’Unione Italiana del Lavoro
10.03.2024
Sergio Turone è stato uno dei maggiori storici italiani a interessarsi di sindacato. Ora, Arcadia Edizioni riedita il suo volume dal titolo “Storia dell’Unione Italiana del Lavoro”.
Un testo agile ma molto preciso, e che non manca di apprezzamenti e critica, rispetto ai momenti più importanti della vicenda del sindacato di via Lucullo, dalla sua fondazione fino ad arrivare al 1990.
Sulla nascita della UIL, le parole di Turone rimangono memorabili. Per lui quel 5 marzo del 1950 ci fu un vero e proprio “atto di disobbedienza”, rispetto ai “desiderata” degli Stati Uniti, che in una logica da guerra fredda, avrebbero preferito un unico sindacato (insieme alla CISL) da contrapporre alla CGIL. Non a caso, la UIL fece fatica ad ottenere l’ammissione nell’Internazionale dei sindacati liberi proprio per l’opposizione della CISL, ma non appena riuscì a farsi accettare (1951), subito ne trasgredirà le direttive antiunitarie.
Interessante e intensa è la descrizione delle vicende dei durissimi Anni Cinquanta, in cui l’Autore evidenzia l’immane sforzo di dirigenti e militanti per dare alla struttura un’organizzazione stabile, soprattutto in costanza di evidenti problemi di penuria di risorse economiche. Ciononostante, la UIL partecipa da protagonista al primo importante negoziato dell’epoca: quello sulla ristrutturazione delle buste paga (conglobamento).
Sottolineati i temi su cui la UIL apporterà novità positive all’intero sindacato italiano del dopoguerra. Tra queste vi sono senz’altro l’idea di una Europa unita; il fisco, a cominciare dal celeberrimo convegno del 1984, dal titolo “Io pago le tasse, e tu?”; i diritti civili, a partire dal referendum del 1974 sul divorzio.
Non mancano anche sottolineature critiche, che Turone muove alla UIL dei primi Anni Sessanta sui fatti di Piazza Statuto del 1962. Proprio da quest’ultima vicenda, partì una riflessione importante, che portò la UIL a spingersi in avanti, fuori da logiche di eccesso di moderatismo, fino ad essere protagonista a pieno titolo dell’Autunno caldo, momento fondamentale di lotta, rivendicazioni e conquiste del movimento dei lavoratori.
Un libro, quindi, che non possiamo non definire fondamentale, per comprendere quella storia che ha portato al UIL fino all’innovativo “Sindacato delle persone”.
Molti nel Dopoguerra pensavano che fosse impossibile costruire una “terza forza” in una società, di fatto, spaccata in due. Eppure, il coraggio di un pugno di dissidenti ha dimostrato il contrario. E avevano ragione.
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