Proietti e Barbagallo: «Si continuano a usare i pensionati come bancomat»

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24.11.2022

Anche l’attuale Governo ripete l’errore dei governi passati, continuando a fare bancomat sui pensionati italiani. Dopo meno di un mese dal decreto che ufficializzava la rivalutazione delle pensioni del 7,3%, l’Esecutivo fa marcia indietro con la legge di bilancio, prevedendo un taglio della perequazione per il 2023. Una riduzione di potere d’acquisto che si traduce in una perdita di circa 450 euro l’anno per una pensione superiore a 4 volte il minimo (2.100 euro mensili lordi), ma inferiore a 5 volte (2.600 euro mensili lordi).

È un fatto molto grave perché non dà certezza dei diritti ai pensionati italiani e costituisce un intervento che va in direzione opposta alla necessità di aumentare il reddito dei pensionati, anche al fine di sostenere i consumi ed evitare che l’Italia vada, nel 2023, in recessione economica. La UIL e la UILP si batteranno anche attraverso forme di mobilitazione affinché questa profonda ingiustizia sia eliminata nel corso dell’iter parlamentare di approvazione della legge.

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