“Elena”, l’assistente vocale della PA presto potrà diventare realtà.
16.03.2022
D come digitalizzazione. È il passo in più che la pubblica amministrazione italiana si appresta a fare con i piani PNRR nell’ambito di un complessivo programma di rilancio della PA.
Le risorse nel loro insieme ammontano a 11,15 miliardi, 9,75 miliardi di risorse europee e 1,40 mld nazionali. Una bella somma che spesa bene potrà rivoluzionare certamente la stessa idea di ufficio e servizio pubblico.
Dopo un primo momento di orientamento sui piani, che ha avuto l’obiettivo di conoscere gli avvisi, le modalità di partecipazione e le regole alla base del funzionamento delle adesioni, ci si appresta ad avviare la cosiddetta “fase 2”. Quella, cioè, della richiesta dei finanziamenti dedicati attraverso, appunto, la presentazione dei progetti di innovazione.
Tra questi, ci è sembrato interessante parlare di “Elena”. Una sorta di Alexa della Pa. Un’assistente vocale che potrà fornire informazioni di pubblica utilità riguardo a pratiche, documenti, procedure che faciliteranno l’accesso ai servizi pubblici.
Inclusiva, totalmente digitale, accessibile e performante. “Elena” si sviluppa su un sistema abbastanza semplice e conosciuto: si configura come una “skill” – si chiamano così – di sistemi come Alexa, appunto. Un’applicazione, insomma, che consentirà un dialogo con tutti gli utenti, aiutandoli a districarsi nel “mondo delle pratiche”, fissare appuntamenti, produrre documenti.
Oltre a rimodernare il sistema pubblico e a renderlo sempre più efficiente, progetti come “Elena” sono in grado di creare un nuovo legame tra persone e pubblica amministrazione, coltivando quel sistema di fiducia che è largamente venuto a mancare negli ultimi anni. A scapito, sostanzialmente, delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, che, negli anni, sono stati bersaglio di tutte le incongruenze, i ritardi, le difficoltà di un sistema generale in affanno.
La digitalizzazione dei servizi, invece, consente anche al lavoro e ai lavoratori pubblici di fare un passo in più verso il futuro, ottimizzando professioni e mettendo a sintesi le conoscenze del capitale umano della PA, valorizzandone il lavoro.
Per un elenco dettagliato delle misure del PNNR, rimandiamo al sito dedicato PaDigitale 2026.
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