Biondo: “Sull’assegno di inclusione sociale, confermate le nostre preoccupazioni”

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18.12.2023

Nel corso dell’incontro svoltosi oggi pomeriggio al Ministero del lavoro, abbiamo viste confermate le nostre preoccupazioni. In merito all’assegno di inclusione sociale, il provvedimento si presenta complesso per gli addetti ai lavori, figuriamoci per gli aventi diritto.
Trattandosi di persone vulnerabili, riteniamo indispensabile che a gennaio l’Adi non vada solo riconosciuta, ma anche pagata. La tempistica procedurale tra la richiesta di Adi da parte degli aventi diritti e l’esito di verifica da parte dell’Inps è un termine indefinito, che rischia di ritardare l’erogazione del trattamento economico ai destinatari dell’assegno di inclusione sociale. Al fine di apportare i giusti correttivi al provvedimento, abbiamo chiesto al Governo l’istituzione, a partire dalla prima decade di gennaio, di tavoli tecnici e di monitoraggio per seguire l’iter della misura.
I dati Istat, che vedono la povertà assoluta crescere e diventare strutturale nel nostro Paese, ci dicono che il Governo ha commesso un grave errore nel sottrarre quasi due miliardi al contrasto della povertà.
Pensare di affrontare questo problema attraverso l’inclusione al lavoro è un obiettivo condivisibile sul piano teorico. Nella pratica, invece, questo processo risulta molto più complicato, dato che gran parte delle persone che vivono in povertà assoluta sono difficilmente occupabili per i deficit di scolarizzazione, per quelli di competenza e per l’età che li vede ai margini del mondo produttivo.
Ma non solo, non si può dimenticare che il lavoro non si crea per legge, che, in alcune aree del Paese, mancano le opportunità e, infine, che nel nostro Paese la macchina dei servizi pubblici per l’impiego deve essere potenziata. Su quest’ultimo aspetto specifico, poi, anche alla luce degli indirizzi del Pnrr, siamo in attesa di capire come il Governo intenda attrezzarsi sul tema dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro.
Sulla povertà assoluta e sul contrasto al lavoro povero, l’Italia non può permettersi passi falsi, ma deve andare decisamente in direzione di un rafforzamento delle risorse, di un ammodernamento delle politiche e di un efficientamento dei servizi essenziali, attraverso un piano straordinario di assunzioni nella Pubblica Amministrazione.
Roma, 18 dicembre 2023

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