Storie di antifascismo
27.08.2023
Questo mese trovate sul nostro sito un articolo della Fondazione Nenni che ricorda la costituzione del Partito socialista di unità proletaria (PSIUP), avvenuta nell’agosto del 1943.
Ad essa parteciparono molti socialisti che avevano patito la clandestinità o l’esilio dall’Italia, sia per sfuggire al fascismo, ma anche per riorganizzare un’opposizione contro la dittatura.
Fu soprattutto la Francia ad accogliere – almeno fino all’invasione tedesca e alla costituzione della collaborazionista Repubblica di Vichy – i nostri esuli. Una emigrazione politica che di fatto seguiva quella economica e per la quale si consumarono dolorose tragedie personali e familiari, in nome della totale opposizione al fascismo.
Buozzi in Francia ricostituì la CGdL. Qui non si dedicò esclusivamente all’attività antifascista ma si occupò anche della difesa dei diritti dei lavoratori italiani emigrati all’estero. Nenni attraversò le Alpi clandestinamente e con pericoli enormi. Carlo Rosselli e Sandro Pertini organizzarono la rocambolesca fuga di Filippo Turati con un motoscafo che da Genova approdò in Corsica.
Vivere da antifascisti “fuoriusciti” era una vera e propria scelta di vita, fatta di grandi sacrifici e pericoli, anche in terra straniera. Molti rinunciavano a carriere già ben avviate. Si perdevano tutti i beni lasciati in Italia.
Nenni, iniziò di nuovo dal basso, come semplice correttore di bozze, dopo aver diretto l’Avanti!. Saragat penò molto prima di trovare una certa “stabilità” in una ditta di salumi. Sandro Pertini, che, come Saragat, sarà Presidente della Repubblica, fece il muratore per sfangare il lunario. Una vita da “eroismo quotidiano”.
Ecco, su questa vicenda segnaliamo due libri. Testi molto diversi tra loro. Un saggio – un vero e proprio classico – di storia, opera di Aldo Garosci, che ripercorre tutte le vicende politiche del fuoriuscitismo italiano, delle divisioni ideologico politiche tra partiti e i tentativi di creare forme di resistenza al fascismo capaci a risvegliare le coscienze degli italiani e abbattere la dittatura. Il titolo dell’opera è Storia dei fuoriusciti, edito da Laterza.
L’altro libro è un vero e proprio diario, che insieme alla bellezza della narrazione di chi ha veramente vissuto quei tragici momenti, conserva intatto il suo valore di documento storico. A scrivere Esilio, infatti, è Vera Funaro Modigliani, moglie del socialista e antifascista Giuseppe Emanuele Modigliani, di cui fu inseparabile compagna e che seguì in prima in Austria, poi in Francia e infine in Svizzera.
Esilio, appunto, quel “passaggio quasi insensibile, trapasso quasi inavvertito dal di qua al di là, una lieve scossa di treno, qualche giro di ruote. Di qua, la casa, la famiglia, gli amici, la propria lingua. Di là, un paese nuovo, una lingua diversa se non ignota, volti sconosciuti”, scriverà l’Autrice. Tutto per sfuggire alla dittatura e lottare disperatamente per la libertà.
Per chiunque volesse leggere questi libri per conoscere una pagina imprescindibile della nostra storia, segnaliamo anche che sono disponibili presso la biblioteca “Arturo Chiari” della sede nazionale della UIL.
Articoli Correlati
L'Appunto
di Pierpaolo Bombardieri
16.11.2023Categorie
I Più Letti
La quattordicesima mensilità (o tecnicamente “somma aggiuntiva”) è una prestazione che l’INPS eroga d’ufficio ogni anno, solitamente nel mese...
L’Estratto Conto Certificativo (ECOCERT/ECOMAR) è un documento che attesta i contributi che un lavoratore ha versato durante la sua...