Perché il 10 giugno le Associazioni dei Consumatori saranno in piazza per la protesta delle #pentolevuote
10.06.2022
Il prossimo venerdì 10 giugno le Associazioni dei consumatori scenderanno in piazza. Al momento sono più di 15 ed altre adesioni stanno arrivando.
È la protesta delle #pentolevuote.
Da Roma, passando per Sicilia e Sardegna, le piazze grideranno a gran voce il disagio di un Paese che stenta e in cui il carovita sta cambiando abitudini e comportamenti economici dei cittadini.
I dati Ocse evidenziano la dinamica degli stipendi medi nell’arco di trent’anni, dal 1990 al 2020. L’Italia è l’unico Paese dove le retribuzioni non solo sono rimaste invariate, ma addirittura sono scese. Se i lavoratori non se la passano bene, i pensionati non ridono di certo, con le prestazioni pensionistiche ferme al palo da anni. E i giovani? I nati dopo il 1986 hanno il reddito pro-capite più basso della storia italiana.
Siamo di fronte non ad un fenomeno momentaneo, ma ad una vera e propria emergenza sociale. A seguito del costante aumento dei prezzi condito poi anche da mere, ma gravi e pesanti, speculazioni, le famiglie oramai rinunciano a tante cose, si privano anche del necessario.
L’inflazione, mai così alta in 30 anni, e il caro bollette, si aggiungono ad una situazione che ha portato oltre 2,3 milioni di famiglie in povertà energetica, abitazioni inefficienti da questo punto di vista e, di contro o di conseguenza, gli alti costi dell’energia toccano le tasche di tutti, proprio tutti.
Dove prendere le risorse?
Perché non tassare gli extraprofitti delle grandi aziende dell’energia, come da tempo sostiene la UIL? Perché non fare lo stesso con le Big Pharma (un cartello che accorpa le più grandi multinazionali farmaceutiche), che pur avendo registrato utili altissimi, licenziano (vedi il caso Pfizer a Catania)? Perché non tassare anche gli Over The Top (OTT), cioè i media company che offrono servizi e contenuti direttamente via Internet (bypassando i sistemi di distribuzione tradizionali, come il digitale terrestre o il satellitare nel caso della TV), e quindi Amazon, Google, Apple, Facebook, Microsoft, Netflix?
Il Governo deve dare risposte concrete a tutte queste crisi. L’Europa sta discutendo sul Patto di stabilità e sulle politiche economiche ma nel frattempo oltre 7 milioni di lavoratori hanno contratti scaduti (su un totale di 992, dice il Cnel, sono 662 i contratti cha attendono il rinnovo e altri che scadranno). L’inflazione è arrivata al 6% e le speculazioni, soprattutto sui costi del carburante sono palesi.
Più di un quarto delle famiglie si trova in situazione di disagio e sta tagliando le proprie spese sulla salute e sul cibo. Anche per queste ragioni le Associazioni dei consumatori hanno deciso di scendere in piazza e protestare contro il carovita ed il rialzo dei prezzi.
E lo faranno con una Piattaforma di richieste per contrastare rincari e speculazioni e salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie. Sono 6 punti elencati che per elettricità, gas e carburanti, intendono tutelare i consumi e controllare il mercato da deviazioni e distorsioni.
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