La denuncia dei sindacati: chi fa i corsi in Italia viene scavalcato in graduatoria

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Ancora una conferma della linea del Ministro Giuseppe Valditara sulle questioni sui precari della scuola: si mette una toppa a coprire un buco, poca importa se quella toppa non copre il buco e scatena l’ennesima guerra tra poveri.

Anche sulla questione degli insegnanti di sostegno, da tempo è attivo un mercato speculativo di titoli offerti da agenzie bulgare, rumene, cipriote o spagnole. Molti soldi per poche ore di lezione online e l’assistenza in caso di ricorso al Consiglio di Stato. Un percorso del tutto differente da quello italiano che prevede test di ingresso, obbligo di frequenza, 300 ore di tirocinio nelle scuole, 23 esami, un elaborato e una prova finale.

La Uil scuola sottolinea il paradosso: “Che un docente, abilitato in Italia e insegante a pieno titolo nelle graduatorie, si veda scavalcato da chi non ha ancora un titolo valido”.

4.4.2023 IL Manifesto

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