Inflazione e carovita: il bonus di Brembo per i suoi dipendenti
09.05.2022
L’Italia sta attraversando un momento molto delicato. L’aumento dell’inflazione sta creando non poche difficoltà alle famiglie nostrane; il carovita ha posto condizioni di rinunce e strettezze complesse da affrontare. In un tale contesto di disagio, tuttavia, alcune aziende hanno deciso di andare incontro alle esigenze di lavoratrici e lavoratori. Brembo, azienda leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi frenanti e componentistica per auto, moto e veicoli da lavoro, ha scelto di elargire un bonus a ogni collaboratore in Italia.
BREMBO IL BONUS PER I COLLABORATORI: “ABBIAMO VOLUTO DARE UN SEGNALE CONCRETO”
Ma a quanto ammonta il contributo? Parliamo di mille euro per ogni collaboratore. Una cifra interessante che, utilizzando le parole del presidente esecutivo di Brembo, rappresenta un segnale concreto verso i collaboratori. Il presidente ha specificato che l’iniziativa è volta a fornire ristoro considerando quanto: “il costo della vita sta incidendo in modo importante sul bilancio delle persone e delle famiglie”. È stato chiarito inoltre un altro punto: “Abbiamo sempre riposto particolare attenzione alle persone e anche in questa occasione vogliamo mostrare la vicinanza”. L’azienda conta allo stato attuale oltre 11mila dipendenti e 26 siti produttivi distribuiti su tutto il territorio.
Brembo non è l’unica azienda in Italia ad aver previsto dei bonus per i propri dipendenti. Nelle settimane passate anche altre società come, ad esempio, la Geox di Montebelluna, la Metallurgica Legnanese di Rescaldina e la Gabellotto di Pordenone hanno optato per delle soluzioni simili, fornendo contributi ai dipendenti per far fronte al carovita. Nel panorama italiano esistono aziende e aziende, imprenditori e imprenditori. Abbiamo titolari di imprese che hanno un approccio realista, differente da una posizione pregiudiziale e controversa da quella del Presidente di Confindustria Bonomi.
E LO STATO? PUÒ FARE DI PIÙ
Nel frattempo, la scorsa settimana con il Decreto aiuti, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha annunciato misure straordinarie per far fronte alla crisi. Come è noto è stato previsto un bonus di 200 euro per lavoratrici, lavoratori e pensionati. Inoltre, la tassazione sugli extraprofitti maturati dalle grandi aziende energetiche passerà dal 10% al 25%. Un passo in avanti, certo. Tuttavia, da diverso tempo la UIL sostiene che si potrebbe ottenere un riscontro maggiore e decisamente più incisivo aumentando la tassazione al 30% ed estendendola a tutte le aziende che negli ultimi due anni hanno generato grandi profitti. La risposta italiana alla crisi è dunque sulla buona strada, ma è necessario che i primi passi si trasformino in una corsa verso una ripresa stabile e concreta.
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