Ilva, I cinque anni di agonia dal “piano Di Maio”, Un’occasione unica per l’Italia, Fondi alle vittime sul lavoro

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Dopo cinque anni, l’”accordo Ilva” firmato da Di Maio si è rivelato “un sogno infranto”. “Un’eutanasia programmata”. Queste le parole di rabbia e sconforto del segretario generale della UILM Rocco Palombella. Non solo nessuno tra 1800 cassaintegrati è stato riassorbito, ma degli 8 mila assunti, ce ne sono altri 3 mila in cassa integrazione. Nessun riassorbimento, nessun piano ambientale completato. Il prossimo anno i due alti forni saranno spenti e così anche le speranze di 10 mila lavoratori e lavoratrici.

IL FOGLIO – Ilva, I cinque anni di agonia dal “piano Di Maio”.

Con il PNRR siamo in netto ritardo. Il Governo ha ammesso ci sono problemi con 118 obiettivi su 157. L’unica possibilità di portare a termine il piano originale è ottenere una proroga. Ipotesi improbabile. Serve rivederlo. Un’opzione che, in fondo, è nell’interesse anche di Bruxelles. Ovviamente ci sono delle priorità: innanzitutto salvaguardare i progetti infrastrutturali e gli investimenti verdi, senza trascurare le riforme strutturali.

INTERNAZIONALE – Un’occasione unica per l’Italia.

Saranno stanziati altri 5 milioni per finanziare l’una tantum alle famiglie superstiti di vittime sul lavoro. Procedure e requisiti non sono modificati, quindi potranno continuare a beneficiarne anche i parenti di lavoratrici e lavoratori non assicurati all’INAIL.

ITALIA OGGI – Fondi alle vittime sul lavoro.

Dalla rassegna stampa del 08.09.2023

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