Fondi UE: 30 miliardi non spesi

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«Aspettiamo l’aggiornamento dei dati da parte del Ministero annunciati per le prossime settimane, ma non siamo ottimisti. Ci sembra difficile che in 4 mesi, da gennaio ad aprile 2023 (il periodo in rielaborazione) si possa aver recuperato un ritardo così consistente, che vede ancora da spendere 30 miliardi entro fine anno dei 64,9 stanziati per l’Italia con i fondi strutturali del sestennio 2014-2020. C’è forte preoccupazione per il rischio di perdere risorse decisive per il futuro del nostro Paese, a partire dal Mezzogiorno».

Ivana Veronese, segretaria confederale Uil responsabile del dipartimento Sud, commenta così i numeri del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo dopo la riprogrammazione di REACT-EU, l’acronimo con cui si definisce l’assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’ Europa per il superamento degli effetti della crisi scatenata dall’ epidemia di coronavirus, numeri che danno al momento raggiunta appena una percentuale pari al 54% di media, piuttosto bassa visti gli anni occorsi per ottenerla.

15.05.2023 L’economia mezzogiorno

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