Festa Nazionale della UIL: gli interventi della terza serata

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Ultima giornata della Festa Nazionale della UIL. Il tema è stato “La UIL tra le persone. L’impegno sociale del sindacato”. In un periodo complesso come quello che il mondo intero sta attraversando, non poteva mancare uno spazio dedicato alla solidarietà e all’umanità, valori imprescindibili per la nostra organizzazione. Hanno partecipato a questa giornata Giovanni Bellissima, Presidente di Progetto Sud, Emanuele Ronzoni, Segretario Organizzativo UIL, e Giuliano Zignani, Segretario Generale UIL Emilia Romagna. Ha presentato Paolo Teti, conduttore tv.

DI SEGUITO RIPORTIAMO PARTE DEGLI INTERVENTI DEI PARTECIPANTI:

Paolo Teti: Ronzoni, cosa ne pensa di questi 3 giorni?

Emanuele Ronzoni: grazie a tutti e allo staff per il sostegno, l’altra sera abbiamo spiegato quali fossero motivazioni della festa. L’obiettivo era stare con le persone e lo abbiamo centrato. Oltre ai momenti ludici dopo due anni di sofferenza. Ci siamo quindi anche divertiti, oltre ad aver lavorato e quindi abbiamo raggiunto l’obiettivo. Volevamo il sindacato delle persone e quindi abbiamo pensato anche al tempo libero, ai momenti conviviali, di gioia.

Stasera volevamo affrontare questo aspetto del nostro impegno sindacale, l’anima scoiale, l’impegno sociale, il dare valore alla solidarietà. Guardiamo a chi è rimasto indietro a chi è in difficoltà; guardiamo indietro e diamo una mano agli ultimi. La nostra società si è inardita, interesse e profitto non prevedono azioni inclusive, ecco noi vogliamo pensare al prossimo e a chi sta in difficoltà.

Paolo Teti: Bellissima, cosa pensa di questa festa?

Giovanni Bellissima: grazie all’organizzazione nazionale, intanto, per ospitalità e accoglienza. Bello condividere momenti piacevoli ma anche riflettere sul percorso che dobbiamo intraprendere. Il senso della festa è la comunità. Noi condividiamo valori e ideali, ma devono trovare l’orgoglio e la passione per essere proposti e rivendicati e noi vogliamo farlo nelle persone, nella vita reale non nella società fatta da numeri che non misurano la qualità della vita.

Paolo Teti: Zignani, credo voglia dedicare un grazie anche agli emiliani che hanno reso possibile questa giornata.

Giuliano Zignani: Grazie, mi associo nel dire che quando ci sono questi eventi occorrono idee si, ma una grande squadra. E la UIL sta dimostrando la sua presenza a ogni livello, perché sta cambiando completamente. L’anno scorso in una trasmissione di Teti io dissi io quest’anno voglio far la festa regionale della uil e tutti dicevano ma c’è il covid. Ma io insistevo. Perché se entro luglio non fosse finita era finito il mondo e invece ce l’abbiamo fatta a fare questa grande festa nazionale. Oggi noi parliamo di solidarietà, ma diciamo che nulla
è dovuto al caso. Ieri ho visto qui alle decine di ragazzini che chiedevano l’autografo a Gaia (artista che si è esibita durante la seconda serata), quindi bene, perché dobbiamo rivolgerci alle nuove generazioni. E stasera abbiamo un orchestra romagnola anche perché abbiamo migliaia di iscritti che non  hanno l’età dei ragazzini di ieri, quindi bisogna rivolgersi anche a queste persone che sono la colonna portante della nostra organizzazione. Il 2022 è una anno straordinario, anche perché congresso nazionale si svolgerà a bologna.

PROIEZIONE DI UN VIDEO SUL CONFLITTO IN UCRAINA

Paolo Teti: ma come è possibile che ancora oggi si parli di guerra? La UIL, comunque, è sempre vicina a queste persone…

Giovanni Bellissima: questo video è l’occasione per dare attenzione a qualcosa che non è tanto lontano da noi, è dentro a una società abituata a vivere in pace e non solo vicino territorialmente. In un attimo una società normale è stata riproiettata qui ed è toccante. Fa riflettere su cosa stiamo sbagliando perché stia riaccadendo. Se pensiamo al manifesto di Ventotene c’era convincimento che potevamo vivere in pace e invece non è cosi attraverso tirannia e violenza. Questo dramma ha le dimensioni di una popolazioni che scappa, scappano donne e bambini, gli uomini rimangono a combattere. Progetto Sud ha testimoniato, la Uil ha sostenuto il bisogno di un’azione diretta a sostegno della vita. Quest’esperienza ci ha fatto capire meglio chi siamo e ci siamo ritrovati in quel ruolo. È stata una goccia nel mare, ma abbiamo costruito un modello, abbiamo pensato che gli aiuti economici dati dai lavoratori all’Ucraina per avere strumenti operativi è diventato modello. Sono di pochi giorni fa i primi fondi pubblici per dare aiuti alla popolazione e invece è sta la solidarietà privata che ci ha fatto avviare queste iniziative. Dunque progetto sud come modello di democrazia e solidarietà del mondo del lavoro.

A questo punto è stato proiettato un video di progetto sud.

Paolo Teti: Segretario Ronzoni, queste immagini parlano da sole, ma un conto è parlare e uno fare, voi avete fatto…

Emanuele Ronzoni: noi siamo l’organizzazione del fare, altre preferiscono parlare. Noi eravamo pronti dopo cinque giorni dall’inizio della guerra, non volevamo perdere tempo in chiacchere; siamo stati la prima organizzazione a arrivare sul posto. CGIL CISL UIL non sono stati in grado di fare iniziativa unitaria, noi avevamo fatto proposta ma loro non l’hanno permessa quindi ci siamo mossi da soli. Sin dall’inizio abbiamo espresso la nostra idea di stare dalla parte del popolo ucraino, a sostegno della democrazia. Ci siamo sentiti subito obbligati a partire, a fare qualcosa concreto. Abbiamo aperto una casa famiglia anche. Abbiamo aiutato famiglie, donne e bambini, una goccia nel mare, ma se no sarebbe stato un mare con una goccia in meno. Uil è pratica, concreta, non teorizza.

L’IMPEGNO SOLIDALE DELLA UIL

Giuliano Zignani: Quando abbiam visto che la Uil faceva missioni volevamo fare qualcosa di concreto. Non volevamo chiedere contributi pubblici, ma chiedere a altre associazioni di categoria. Riviera fino a pochi mesi fa era piena di cartelli dicendo cerco personale; quindi, abbiamo fatto un accordo per far lavorare queste ragazze che dalla zona della guerra lavorano per loro e ci siamo riusciti in pratica. Ora ospitiamo 10 donne che lavorano qui e 9 bambini che sono in asili estivi e quindi abbiamo fatto ottimo lavoro. Problema è la classe
politica che non conosce la realtà. Che dice che non avevamo i permessi invece sì. Loro fanno leggi senza sapere come sono fatte le leggi in Italia. In Italia abbiamo impiegato un mese e mezzo per mettere in regola i lavoratori ucraini. Assurdo. Abbiamo bisogno di rifondare la classe dirigente. Vorrei dire una cosa su quello che citava Ronzoni, ci hanno visti divisi noi sindacati sul tema della guerra, noi no, abbiamo condannato invasione russa senza se e senza ma. Viva valori libertà e pace perché non è possibile mettere in discussione
quei valori. Per noi il futuro dell’Europa è la democrazia. Non saremo mai parte della dittatura.

Giovanni Bellissima: grande generosità da parte di tutti. Abbiamo consegnato 105 tonnellate di beni. La nostra strategia adesso è quella dell’accoglienza. La casa dedicata a un nostro dirigente scomparso. Quella casa è un luogo di accoglienza, quindi strategia di progetto sud e della Uil. Abbiamo partecipato 2 mesi fa a esecutivo nazionale Uil a cui ha partecipato presidente uno dei due più grandi sindacati ucraini. Esperienza straordinaria, lui ha firmato nostra bandiera e abbiamo costruito rapporto di amicizia e solidarietà. Abbiamo parlato di lavoratori che presidiano posti di lavoro per forza per garantire acqua e altro e non possono scappare. Che si riconoscono in una collettività. Io questo ho imparato di essere appartenente a grande organizzazione.

Emanuele Ronzoni: immagini raccapriccianti di questo mese e i politici hanno fatto passerella di questo dramma: nessuno si è sporcato le mani, noi sì. Perché non abbiamo accettato alcun tipo di costrizione da parte di nessuno e questo fa di noi una grande organizzazione e non solo per Ucraina; noi siamo impegnati da anni in Africa perché non ci sono guerre o profughi di serie A o B. Il nostro impegno va a tutti. Mi rivolgo ai villeggianti che passano oggi: “ noi, la Uil, abbiamo fatto queste cose, il filmato che avete visto, perché noi vogliamo modificare una società che non ci piace e recuperare i valori e noi in ogni modo vogliamo lasciare alle prossime generazioni un’Italia diversa!

Viene mostrato video Africa Clean Onlus, sostegno in Africa della UIL

Giovanni Bellissima: siamo fieri di poter assumere questo impegno è nostro interesse proseguire e sostenere politica della cooperazione e della solidarietà. Serve opportunità di esercitarsi in maniera più incisiva, siamo a disposizione non solo in qualità di sindacato, ma di istituzioni e cittadini.

Emanuele Ronzoni: mi colpiva il sorriso dei bambini di africa onlus e questa è la più grande soddisfazione della Uil.

Giuliano Zignani: ci lasciamo con un appuntamento al 2023. Questi 3 giorni sono stati eccezionali perché sono stati i primi in Italia dopo crisi governativa, ma chi non osa non ha mai fortuna. La politica è stata fatta di mordi e fuggi ma ieri abbiamo organizzato dibattito di altissimo livello. Tutto ci dà una dimensione della nostra determinazione e di quello che vogliamo nei prossimi mesi.

Emanuele Ronzoni: abbiamo vissuto un’ora che ci ha riempito molto, abbiamo intrapreso percorso vincente e dobbiamo essere consapevoli di forza e volontà nelle nostre idee. Molto spesso siamo timidi e invece dobbiamo capire che non siamo secondi a nessuno, noi siamo concreti questa è la nostra forza! Questa festa poi è all’interno di un periodo congressuale che finirà a ottobre e l’abbiamo voluta fortemente.

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