Eurobarometro: cresce il malcontento dei cittadini europei per la crisi del costo della vita
06.07.2023
I cittadini europei sono sempre più insoddisfatti della risposta delle istituzioni UE e dei governi nazionali rispetto alla crisi determinata dall’aumento del costo della vita. Lo conferma un’indagine dell’Eurobarometro commissionata dal Parlamento europeo, volta ad analizzare i gradi di soddisfazione dei cittadini dell’UE in vista delle prossime elezioni del 2024.
Dopo anni di crisi, la percezione dei cittadini rispetto alle loro prospettive economiche personali e alle loro aspettative per il futuro è, in generale, peggiorata. Il declino del tenore di vita è evidente e più della metà degli intervistati ritiene necessario un intervento immediato, sia a livello nazionale sia europeo.
I dati
Secondo l’Eurobarometro solo il 33% dei cittadini europei si dichiara soddisfatto delle misure adottate finora per mitigare gli effetti del costo della vita causati dalle molteplici crisi che hanno colpito il continente. Nello specifico, in Italia il 59% si ritiene insoddisfatto delle misure adottate dal proprio governo e il 51% di quelle prese dall’UE.
L’impatto della guerra e del Covid-19
Le conseguenze della pandemia Covid-19 e della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina hanno avuto un impatto diretto sull’aumento del costo della vita, con ricadute maggiori sui gruppi resi più vulnerabili (donne, giovani, migranti) e i lavoratori e le lavoratrici a basso reddito, accentuando disuguaglianza sociale e povertà.
Le azioni proposte dalla CES contro la crisi
A questo scopo la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) ha proposto azioni volte ad affrontare la crisi del costo della vita. Nello specifico, il sindacato europeo chiede ai leader nazionali e all’UE di:
- Sostenere aumenti salariali che ripristinino il potere d’acquisto dei cittadini
- Garantire un sostegno alle famiglie più vulnerabili
- Fermare le politiche di austerità
- Introdurre tasse globali sugli extra-profitti
- Limitare il prezzo dei prodotti alimentari e dell’energia per frenare la spirale profitti-prezzi
I rischi per la coesione sociale
Questa situazione non solo mina la coesione sociale, ma minaccia anche il potere d’acquisto delle famiglie e la sostenibilità a lungo termine delle economie dell’UE: mentre il valore dei salari, infatti, diminuisce costantemente, i prezzi dei beni di consumo quotidiano aumentano. Per far fronte alla crisi del carovita è quindi essenziale una risposta immediata dei governi e delle istituzioni UE, che accolga le richieste portate avanti dalla CES al fine di rimettere le lavoratrici e i lavoratori al centro dell’economia.
Dipartimento Internazionale UIL
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