Dl anziani: una riforma attesa da più di 20 anni

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13.04.2023

Il Dl Anziani è finalmente realtà. Il 23 marzo, infatti, in Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la Legge n. 33/23 ‘Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane’.

Da oltre 20 anni in Italia aspettavamo una riforma che potenziasse i servizi e le prestazioni assistenziali per le persone anziane non autosufficienti. 

Gli obiettivi del Dl Anziani

Questa Legge, composta da 9 articoli, non si occupa solo di non autosufficienza. Il testo si pone come obiettivi: 

  • la promozione del valore umano, psicologico, sociale, culturale ed economico di ogni fase della vita delle persone; 
  • il riconoscimento del diritto delle persone anziane a determinarsi in maniera indipendente libera, informata e consapevole;
  • la riqualificazione dei servizi di residenzialità (con nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane, per esempio il co-housing);
  • il potenziamento della rete delle farmacie territoriali;
  • la definizione degli standard formativi degli assistenti familiari;
  • una maggiore integrazione tra assistenza sanitaria e sociosanitaria. 

Prestazioni per gli anziani

Il DL Anziani prevede poi l’istituzione dei PUA, ossia ‘punti unici di accesso’ dove l’anziano potrà effettuare una valutazione complessiva per definire il proprio PAI ‘progetto assistenziale individuale’ all’interno del quale saranno previste tutte le prestazioni sociosanitarie necessarie. 

La misura, attraverso l’assegno unico universale alternativo all’indennità di accompagnamento, con importo minimo pari ad esso, potrà essere erogata sia sotto forma di finanziamento monetario sia sotto forma di servizi. 

Ulteriore novità è l’istituzione del Cipa: un comitato interministeriale che avrà il compito, sentite le parti sociali, di adottare il piano triennale per la non autosufficienza. 

L’invecchiamento attivo

Come detto, uno degli obiettivi della Legge è la promozione del valore umano in ogni fase della vita. Per questo grande attenzione è rivolta all’invecchiamento attivo, un tema fondamentale per la nostra società, visto che nel 2040, un terzo della popolazione italiana avrà più di 65 anni.

I decreti attuativi del Dl anziani e il problema delle risorse

Il testo iniziale, dunque, si presenta bene. Adesso sarà fondamentale coinvolgere le parti sociali nella stesura dei decreti attuativi. 

Il vero nodo però riguarda le risorse. Per ora la Legge non prevede risorse aggiuntive. Come sappiamo, le riforme a costo zero non esistono. Perché il DL Anziani non resti solo sulla carta sarà fondamentale finanziarlo adeguatamente con fondi provenienti dalla fiscalità generale. Altrimenti sarà difficile che questa riforma prenda il volo. 

Uil Pensionati nazionale

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