Buonomo: “Restano criticità e dubbi sulla programmazione finanziaria del Governo”
22.04.2024
Appena terminata l’audizione in Parlamento sul Documento di Economia e Finanza (DEF), restano le criticità e i dubbi sulla programmazione finanziaria e la gestione dei conti pubblici da parte dell’attuale Governo.
Quelle stesse perplessità che sabato scorso ci hanno portato in piazza a manifestare contro l’immobilismo della politica rispetto alle morti sul lavoro, che sono spesso causate dall’assenza di controlli e dall’inadeguatezza delle regole a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro; contro i tagli alla sanità pubblica, che acuiscono la crisi del sistema sanitario nazionale, non permettendo a tutte le persone di beneficiare equamente del diritto alla salute e alla cura su tutto il territorio nazionale; contro una politica fiscale che continua a premiare gli evasori con condoni e sanatorie, a discapito delle pensionate e dei pensionati, delle lavoratrici e dei lavoratori, che vedono il proprio potere d’acquisto ridursi, anche a causa del mancato rinnovo dei contratti collettivi e del proliferare di forme di lavoro atipiche, flessibili e discontinue. Nonostante le promesse del Governo, non c’è neanche traccia della tanto attesa riforma delle pensioni.
Manca ancora una volta un concreto impegno per la revisione strutturale del sistema pensionistico. In particolare, resta incerta la sorte delle opzioni di pensionamento anticipato, in scadenza a fine anno. Per la UIL, grande preoccupazione desta, inoltre, il processo di riforma della governance economica europea, dal quale dovrebbero scaturire nuove regole ancora più stringenti sulla sorveglianza e l’aggiustamento dei conti pubblici degli Stati membri. L’accordo raggiunto dai Governi europei non sembra essere in grado di garantire una giusta transizione ecologica e digitale del sistema produttivo europeo. Per fermare la progressiva e preoccupante precarizzazione e assenza del lavoro e scongiurare il ritorno di politiche di austerità, come UIL, abbiamo ancora una volta rivendicato il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella definizione di politiche economiche e di bilancio di questo Paese, che, prima di tutto, influenzano la vita delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati.
Roma, 22 aprile 2024
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