Bocchi: Scettici sul bonus carburante da 200. Servono interventi fiscali e salariali di natura monetaria

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Oggi, in audizione alla Camera dei Deputati, interpellati sul recente decreto in materia di carburanti abbiamo espresso perplessità sulla proroga del bonus carburanti di 200 euro. In questi anni, abbiamo più volte dichiarato la non condivisione di tutti quei provvedimenti di detassazione dei fringe benefit erogati unilateralmente dalle imprese e varati dai Governi durante e dopo la pandemia.
La nostra criticità è fondata su questi motivi. In primo luogo, crediamo che il sostegno del potere d’acquisto dei redditi si faccia tramite misure fiscali e salariali, che diano risorse economiche alle famiglie e non buoni carburante o benefit di altro tipo. Inoltre, riteniamo che si tratti di interventi che disincentivano la contrattazione di secondo livello, poiché volontari e unilaterali. Infatti, fino ad oggi, la platea dei beneficiari è stata molto contenuta, essendo state pochissime le imprese che li hanno utilizzati.
Nel criticare questo tipo di intervento abbiamo suggerito di ispirarsi alle politiche anti inflative e di sostegno alla contrattazione collettiva, messe in campo in altri Paesi europei, come la Germania.
Per quel che riguarda il tema specifico delle accise sui carburanti, riteniamo che occorra il massimo della trasparenza per evitare abusi e speculazioni e che ci si concentri su soluzioni che abbiano concrete ricadute in termini di equità sociale.
Roma, 27 gennaio 2023

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