Alitalia: aiuti di Stato illegittimi. Il futuro di Ita Airways è nel segno della discontinuità

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04.04.2023

Il 26 ottobre 2019, per scongiurare il definitivo fallimento e garantire la continuità del servizio, il Governo italiano concede ad Alitalia un prestito di 400 milioni di euro.

Di lì ad un anno la compagnia di bandiera italiana cederà i suoi asset principali ad Ita Airways terminando definitivamente la propria attività. 

La Commissione Europea ha stabilito ora che quel prestito ha rappresentato un illegittimo aiuto di Stato e pertanto il Governo italiano deve recuperarlo con tutti gli interessi. 

L’esecutivo di Bruxelles ha, infatti, concluso che nel concedere il prestito l’Italia non si è comportata come avrebbe fatto un operatore privato, non avendo valutato in anticipo la probabilità di rimborso dei prestiti.

I prestiti di Alitalia

La Commissione ha poi ricordato che Alitalia aveva già beneficiato di altri aiuti, ovvero i due prestiti da 900 milioni concessi nel 2017 e mai rimborsati.

Due prestiti dichiarati illegali da Bruxelles, con le stesse motivazioni, nel settembre 2021.

La Commissione Ue ha, quindi, concluso che l’aiuto ha conferito ad Alitalia un ingiusto vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti sulle rotte nazionali, europee e mondiali.

La decisione della Commissione era attesa e ampiamente prevista, ma in questo quadro il dato fondamentale è l’esclusione di Ita Airways dalle richieste di restituzione del prestito.

Secondo la Commissione, infatti, è Alitalia in Amministrazione Straordinaria a dover risarcire il Governo attraverso il completamento della liquidazione del vettore e non la nuova compagnia italiana che di Alitalia ha acquistato alcuni asset. 

Un nuovo piano industriale

La discontinuità aziendale, societaria ed economica tra Alitalia e Ita Airways è stata quindi di fondamentale importanza per porre fine definitivamente ad una gestione della compagnia caratterizzata negli anni da numerosi errori e guardare al futuro con prospettive sicuramente diverse.

In questo modo è stata salvaguardata la compagnia e con essa le lavoratrici e i lavoratori dal rischio che questa pesante ipoteca di una cattiva gestione del passato potesse mettere a rischio il futuro della società.

Ora l’accordo, sempre più vicino, tra Lufthansa e Ita Airways potrà essere in questo senso un fattore positivo. Potrebbe puntare, finalmente, ad un vero sviluppo della Compagnia, con un piano industriale che deve prevedere la crescita della flotta e l’inserimento Ita Airways nell’alleanza Star Allianz con una posizione adeguata al mercato italiano. 

Di fondamentale importanza è ora evitare gli errori fatti in precedenza e dare la giusta attenzione al tema del lavoro.

Non dimentichiamo ad esempio che sono ancora tanti i lavoratori e le lavoratrici di Alitalia in AS che attendono di essere recuperati dagli ammortizzatori sociali.

In questo processo la Uiltrasporti, insieme a tutte le organizzazioni sindacali del settore, vuole e deve essere coinvolta, nella consapevolezza che solo lavorando insieme si può arrivare ad un vero e pieno rilancio della Compagnia in discontinuità con il passato.

Uiltrasporti Nazionale

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