Caro bollette: a che punto siamo?

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18.01.2022

Tra i temi più caldi del momento, troneggia il caro bollette. L’aumento dei prezzi di luce e gas, derivato anche dalla crisi pandemica, rischia di mettere in difficoltà l’economia, già precaria per numerose ragioni, di molte famiglie e aziende italiane. Della questione di discute da diversi mesi, ma l’arrivo del nuovo anno sembra aver sottolineato l’urgenza di un intervento massivo. La vicenda è molto delicata, sono soprattutto le sfumature inerenti alle ripercussioni sul tessuto sociale ad accendere più di un campanello d’allarme.

Nelle prossime ore sono previsti tavoli e consultazioni in merito alla crisi energetica, nel frattempo sono state avanzate alcune riflessioni sui numeri che la riguardano. In particolar modo, stando agli ultimi dati – relativi alla prima metà di gennaio 2022 – si stima che l’aumento di cui sopra per una famiglia tipo potrebbe essere del 55% per l’elettricità e del 41,8% per la bolletta del gas nel primo trimestre dell’anno.

Adoc, Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori promossa dalla Uil, si è espressa in merito, facendo riferimento ai modelli adottati da Spagna e Francia per arginare le conseguenze della crisi in Italia.

Dunque, l’impossibilità di far fronte a un ulteriore aumento del valore dei consumi potrebbe portare allo stremo situazioni già compromesse; le attività commerciali, ad esempio, saranno costrette a rincarare. E di conseguenza le famiglie più numerose, magari con redditi più bassi, dovranno rinunciare anche a spese ritenute necessarie. Ciò che se ne ricava è che le due cose, seppur complementari, alla luce delle informazioni attuali, diventano inconciliabili e non può accadere.

Famiglie e aziende italiane, come abbiamo anticipato, si trovano di fronte all’ennesima sfida. Il Covid ha invertito il senso di marcia del Paese e ha costretto istituzioni e cittadini a prove di forza importanti. Ogni ambito della quotidianità e del sistema produttivo ha subito colpi e cambiamenti dolorosi. Si spera sempre che il tempo della rinascita non sia indefinito, ma prossimo.

 

Redazione TERZO MILLENNIO

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