VERTENZA ITAAIRWAYS – COVISIAN
24.05.2022
Sono 543 i lavoratori in esubero dopo la rottura tra ITA Airways e Covisian, la società di call center che ha vinto la gara di appalto per il servizio clienti di ITA Airways.
Nello specifico le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, tra Palermo e Renda, sono 221 di Covisian (l’azienda dal 1 maggio, ha aperto le procedure di licenziamento dopo il dietrofront di ITA Airways dalla commessa) e 322 operatori di Almaviva in cassa integrazione a zero ore e che avrebbero dovuto essere riassunti entro il 2023.
La clausola sociale sottoscritta lo scorso ottobre e mai rispettata prevedeva l’assunzione dei lavoratori di Almaviva che svolgeva il servizio di call center all’Alitalia.
Gli accordi sono venuti meno. Secondo ITA Airways, Covisian è la sola responsabile della vicenda perché non ha dato seguito né al contratto sottoscritto con ITA, né all’intesa sulla clausola sociale relativa ai dipendenti Almaviva.
Dal canto suo, però, ITA non ha aperto un confronto con le parti sociali per individuare da subito un nuovo fornitore e garantire continuità occupazionale.
Un atteggiamento che per il sindacato non è né corretto né responsabile.
Come se non bastasse, per i lavoratori in esubero, al danno si aggiunge la beffa.
La compagnia di bandiera ha assunto circa 150 persone per i servizi di call center, di cui il 50% proveniente da Alitalia in amministrazione straordinaria.
Inoltre, tramite agenzie interinali, sono state aperte le selezioni di personale con o senza esperienza a cui applicare contratti a tempo determinato dalla durata media di 3 settimane.
La vertenza è arrivata sul tavolo del Ministero del Lavoro. Lo scorso 19 Aprile è stato convocato un tavolo di confronto ministeriale tra le parti sociali, i vertici di Covisian, Almaviva, il presidente della regione Sicilia e il sindaco del comune di Palermo, ma i vertici della compagnia aerea non si sono presentati.
L’indisponibilità al confronto, la mancanza del riguardo istituzionale e il non rispetto di una legge dello Stato non possono essere sottovalutati.
Ita e Covisian stanno venendo meno agli impegni presi, ma in questo scontro tra le parti ci vanno di mezzo solo le lavoratrici e i lavoratori. Questo è inaccettabile.
Così come è inammissibile il mancato rispetto da parte di ITA Airways di quanto previsto dalla legge in materia di clausola sociale e conseguentemente dell’accordo Ministeriale del 21 Ottobre 2021.
Non è solo un problema specifico della vertenza in questione: in ballo c’è molto di più. La mancata applicazione della clausola sociale da parte di un committente pubblico può costituire un pericoloso precedente in un settore che conta più di 80.000 lavoratrici e lavoratori.
I sindacati hanno chiesto di riprendere velocemente i tavoli di confronto presso i ministeri competenti per cercare costruttivamente delle soluzioni che garantiscano stabilità occupazionale.
Bisogna assolutamente riavviare il dialogo e riportare la vertenza al tavolo attorno al quale dovrà essere risolto il caso di donne e uomini, che per lunghissimo tempo hanno lavorato nei call center maturando competenze e professionalità e che all’improvviso sono precipitati nella disperazione.
Non si può assistere inermi all’azione di un’azienda a totale partecipazione pubblica che smentisce leggi, diritti e norme sancite negli accordi sottoscritti mettendo in pericolo l’intero perimetro occupazionale.
Le lavoratrici e i lavoratori, insieme alle parti sociali faranno valere l’attuazione degli accordi e il rispetto dei diritti violati.
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