Veronese: «Risultati deludenti dalla compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione»

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09.12.2022

Nel 2021 recuperati oltre 6,5 milioni di euro in aumento dello 0,7% rispetto all’anno precedente.

Dal 2010 al 2021 i comuni hanno accertato 129,8 milioni di euro di maggiori entrate.

Solo 215 comuni (il 2,9% del totale) hanno attivato lo scorso anno l’attività di contrasto all’evasione fiscale.

Tra le città metropolitane, Milano recupera più evasione (circa 1,8 milioni di euro). A seguire Genova , Bologna, Torino, Firenze, Roma.

Sono debolmente in risalita le somme spettanti ai Comuni per la loro attività di contrasto all’evasione fiscale, mentre diminuiscono gli enti che partecipano a tale attività.

Nel 2021 sono stati recuperati oltre 6,5 milioni di euro in aumento dello 0,7% rispetto all’anno precedente.

Mentre sono 215 i Comuni (solo il 2,9% del totale) che hanno partecipato con la loro attività al contrasto all’evasione a fronte dei 279 dell’anno precedente.

Dati questi che consideriamo davvero molto deludenti in quanto solo una minima parte dei Comuni ha attivato azioni di contrasto all’evasione fiscale.

Dal 2010, anno in cui fu introdotta la norma della compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale, i Comuni hanno recuperato 129,8 milioni di euro frutto di segnalazioni “qualificate” all’Agenzia delle Entrate.

Se analizziamo l’andamento delle somme recuperate – spiega Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL – si è passati da 1,1 milioni di euro del primo anno (2010), a 21 milioni di euro (il picco) del 2014 e poi in caduta libera fino a 6,5 milioni degli ultimi due anni.

Roma, 9 dicembre 2022

 

Lo studio in PDF

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