Veronese: «Per la crescita, puntare alla qualità del lavoro»
13.06.2022
Se desideriamo una crescita del nostro mercato del lavoro, dobbiamo avere come obiettivo la qualità del lavoro che si crea.
Per la UIL questo è un punto fermo.
Benissimo i 905 mila occupati in più nel I trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma leggiamo il dato attentamente: l’occupazione temporanea è maggiore di quella stabile e cresce con percentuali 8 volte maggiori di quella permanente; l’incidenza della prima aumenta mentre la seconda si riduce. Un quadro, quindi, poco rassicurante.
Abbiamo poi ancora aperta, e lampante nei dati Istat, la questione Mezzogiorno.
I tassi di disoccupazione e di inattività di questa grande area del Paese continuano ad essere più alti delle altre due macro aree. Raggiungendo picchi elevati soprattutto tra la componente femminile.
Sullo stato di disoccupazione e di inattività, a pesare maggiormente sono i bassi titoli di studio e i motivi familiari che oggi vedono oltre 2,9 milioni di donne inattive in confronto a 135 mila uomini.
A queste criticità, va aggiunta la questione giovanile. Sono tanti i giovani disoccupati e Neet che vanno seguiti, accompagnati e indirizzati verso percorsi di inclusione nel mercato del lavoro basati sulla qualità degli strumenti di ingresso.
Come UIL siamo fermamente convinti che alla base della ripartenza “qualitativa” e continuativa del nostro mercato del lavoro, sia necessario lavorare, tutti insieme, per affrontare: il contrasto alla precarietà, lo sviluppo del Mezzogiorno, il gap occupazionale di genere ed il lavoro giovanile.
Roma, 13 giugno 2022
Articoli Correlati
L'Appunto
di Pierpaolo Bombardieri

Categorie
I Più Letti
La quattordicesima mensilità (o tecnicamente “somma aggiuntiva”) è una prestazione che l’INPS eroga d’ufficio ogni anno, solitamente nel mese...
L’Estratto Conto Certificativo (ECOCERT/ECOMAR) è un documento che attesta i contributi che un lavoratore ha versato durante la sua...