Veronese: “È inaccettabile la latitanza del governo”
04.10.2024
“Un’altra persona morta mentre lavorava in un cantiere ferroviario. Un altro lavoratore di un’azienda in appalto. Un’altra famiglia devastata dal dolore. Non possiamo accettare che questo sia “normale”: non è “normale” morire sul lavoro”. È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Davanti a questi fatti, a questi dati drammatici, a queste vite spezzate, non è “normale” non avere un confronto aperto con Palazzo Chigi e nemmeno con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La latitanza di questo governo sul tema – ha sottolineato Veronese – è inaccettabile”.
“Precari spesso non formati, lavoratori in appalto o in subappalto, donne e uomini di tutte le età, persone che vengono sacrificate per tempi di lavoro sempre più celeri, per un profitto sempre più alto. Chi ne risponde? Di chi è la colpa? Chi paga? Nel giro ipocrita delle responsabilità, a restare col cerino in mano sono sempre i più deboli, i meno tutelati, l’ultimo anello della catena. Noi – ha concluso Veronese – continuiamo a essere la loro voce, continuiamo a pretendere che il governo la ascolti”.
Roma, 4 ottobre 2024
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