Turismo, crescita record: ma i lavoratori sono pochi e precari

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31.01.2023

Concertazione e valorizzazione del lavoro. Questi gli aspetti prioritari per rendere il turismo in Italia un settore trainante a tutti gli effetti. E queste le necessità per un comparto che torna a crescere superando i livelli Pre-covid e che lo scorso anno ha visto un’impennata della domanda del +15,4%.

Ad analizzare il trend ci ha pensato Unioncamere nel corso del convegno odierno su “Il valore delle professioni del turismo”.

L’iniziativa ha evidenziato la necessità di un fabbisogno occupazionale totale di 298.700 unità, di cui 178.800 in risposta alla crescita della domanda, mentre 119.900 per il fisiologico “ricambio generazionale”.

Una domanda in crescita, quindi, in particolare nella stagione primaverile per le città d’arte, ed estiva per mare e montagna e che troverà risposta, anche quest’anno, nei contratti stagionali.

Ci scontreremo nuovamente, quindi, con il complesso fenomeno del lavoro precario che, nel turismo, è fatto prevalentemente da giovani, donne, con redditi al di sotto dei 1000 euro al mese. Secondo l’ultima ricerca della Uiltucs con InNova Studi e Ricerche, 4 giovani su 10 che lavorano nel turismo percepiscono una quota oraria al di sotto dei 9 euro.

È chiaro che davanti a un quadro del genere non c’è un futuro stabile e non può esserci progettualità.

Se si pensa poi che la domanda di lavoro nel settore turistico è sì cresciuta, ma permane un forte mismatch, il quadro si complica.

Inoltre, esiste un disallineamento delle competenze per circa l’11% dei profili richiesti per lavorare, dunque il settore rischia di veder ridotto di 73.500 unità il numero degli occupati.

Ma secondo la ricerca di Unioncamere in media le imprese del turismo quanto ci mettono a trovare il profilo idoneo dei lavoratori?

La media impiegata è 3-4 mesi, che si allungano se si pensa che l’11,5% delle figure professionali ha bisogno di un periodo di ricerca compreso tra i 6 e i 12 mesi e che per il 6,4% delle mansioni il recruitment supera i 12 mesi.

Ufficio Comunicazione UILTUCS

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