Servono interventi chiari e risolutivi per il trasporto pubblico locale
16.09.2022
Durante il periodo più acuto della pandemia in Italia l’utilizzo dei mezzi pubblici è diminuito del 40%, una percentuale enorme che ancora siamo lontani dal colmare.
Eppure, il trasporto pubblico nel suo complesso rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo sostenibile dei centri urbani e per il benessere dei cittadini. Potersi muovere in modo sostenibile utilizzando mezzi puliti e integrati tra loro rappresenta un obiettivo a cui la politica deve tendere attraverso una pianificazione capace di affrontare le nuove sfide del trasporto pubblico locale. Dalla sua efficienza, dalla sua qualità e dalla sua capacità di integrazione con gli altri sistemi modali e di mobilità urbana passa infatti lo sviluppo di interi territori.
Ma quello del Tpl è un settore che nel nostro Paese registra ancora molte problematiche e che ha bisogno di essere riformato in modo significativo.
Proprio nei giorni in cui si celebra la settimana europea della mobilità sostenibile, con particolare riguardo allo sviluppo di migliori connessioni, è importante ricordare che in questo processo di riforma del trasporto pubblico locale, il tema del lavoro è centrale e non va lasciato indietro.
La vera riforma deve puntare ad una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, con particolare riguardo alla soddisfazione dell’utenza, ma anche a migliori e adeguate condizioni lavorative.
La salvaguardia e la tutela dei lavoratori è fondamentale in ogni ambito e lo è ancora di più se riguarda un servizio di pubblica utilità, eppure negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria escalation di violenze e aggressioni sia fisiche che verbali, ai danni del personale in servizio, una situazione insostenibile e indegna di un Paese civile.
Il rilancio del trasporto collettivo, ancor più dopo la difficile situazione che stiamo ancora vivendo a causa dell’emergenza sanitaria, passa inevitabilmente da una maggiore sicurezza del servizio, sia per gli utenti che per i lavoratori.
Lo sciopero nazionale dello scorso 9 settembre del personale ferroviario viaggiante e quello che si sta svolgendo in queste ore per i mezzi pubblici, sono stati organizzati proprio per richiedere interventi chiari e risolutivi da parte di istituzioni e aziende, che possano mettere un freno ad una tale situazione. Sicuramente una delle vie maestre all’individuazione di soluzioni efficaci è la costruzione di un binomio solido tra garanzia e certezza della pena, i cui effetti devono essere a carico dello Stato, associato all’incremento e all’attuazione di soluzioni tecnologiche utili e pratiche.
Ad aprile del 2022 siamo riusciti a firmare il Protocollo per la promozione della sicurezza nel processo di sviluppo del trasporto pubblico locale e regionale sostenibile.
Tale protocollo prevede innanzitutto la necessità di strutturare una sede istituzionale, a livello nazionale, di monitoraggio, consultazione, confronto e proposta sui temi della sicurezza nel servizio di trasporto pubblico locale e regionale per la definizione di misure di sistema e di misure specifiche. Tuttavia, fino ad oggi, nulla è stato ancora concretamente fatto per avviare un processo virtuoso di contrasto effettivo ad un intollerabile fenomeno che giorno dopo giorno continua ad assumere sempre maggiore rilevanza.
Strumenti innovativi e migliori connessioni saranno, quindi, indispensabili per ripensare e costruire un nuovo modello di mobilità per il futuro, ma sarà un modello pienamente sostenibile solo se riuscirà nel contempo a ridare la dignità che merita ad un lavoro e ad un settore di grande rilevanza sociale, come quello del trasporto pubblico locale.
Servizio Comunicazione Uiltrasporti
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